L’olio motore è il lubrificante che protegge componenti, raffredda e tiene pulito il propulsore. Capire viscosità corretta, specifiche e approvazioni ti aiuta a evitare usura e consumi inutili. In questa guida impari a leggere etichette, sigle e intervalli con esempi chiari.

In breve: consulta sempre il manuale, individua viscosità SAE (es. 5W-30), verifica specifiche ACEA/API e eventuali approvazioni della casa. Considera clima e uso, rispetta l’intervallo di cambio e controlla periodicamente il livello con l’astina.

Quando cambiare l’olio?

Gli intervalli variano per progetto del motore, tipo di olio e stile di guida. In generale, chi percorre tragitti brevi o guida spesso in città dovrebbe anticipare i cambi rispetto a chi viaggia a velocità costante in autostrada.

L’indicazione più affidabile arriva dal manuale d’uso e manutenzione o dall’indicatore di manutenzione di bordo. Se l’auto resta ferma a lungo, considera anche il limite temporale: gli additivi si degradano con il tempo, non solo con i chilometri.

Quale viscosità 5W-30 o 5W-40?

La sigla SAE descrive come l’olio scorre a freddo (numero prima di “W”) e a caldo (secondo numero). 5W-30 e 5W-40 sono diffusi: il 5W-40 è in genere più “robusto” a caldo, utile per motori con chilometraggio elevato o in climi molto caldi; il 5W-30 riduce attriti e consumi in molti motori recenti. La classificazione è definita dalla norma SAE J300.

Bottiglia 5W-30 versata nel motore: scelta della viscosità per olio motore
Esempio pratico di rabbocco: la viscosità in etichetta è fondamentale. · CC BY-SA 4.0 · File:Pouring engine oil to motor.jpg - Wikimedia Commons

Oltre alla viscosità, contano le specifiche richieste dal costruttore. Se hai dubbi tra due gradi, segui le indicazioni della casa: spesso prevede una lista di alternative in base a temperature e impieghi. Consulta la tabella SAE J300 per confrontare le viscosità a caldo e a freddo in modo oggettivo.

Passaggi essenziali

  • Leggi il manuale: individua viscosità, specifiche ACEA/API e eventuali approvazioni del costruttore.
  • Scegli la viscosità in base al clima e al chilometraggio del motore.
  • Verifica le approvazioni richieste (es. VW, MB, Ford) oltre ad ACEA e API.
  • Preferisci oli sintetici di qualità, soprattutto per avviamenti a freddo e intervalli estesi.
  • Acquista la quantità corretta e conserva una lattina per i rabbocchi.
  • Pianifica il cambio: segui l’intervallo chilometrico/temporale o l’indicatore di manutenzione.

Cosa significano le specifiche ACEA e API?

ACEA (Europa) e API (USA) definiscono livelli prestazionali. Le sequenze ACEA 2021 distinguono famiglie come A3/B4, C2 o C3, con requisiti per ceneri solfatate, fosforo e zolfo (SAPS) e per la viscosità ad alta temperatura/alto taglio (HTHS). Ad esempio, molte C3 richiedono HTHS ≥ 3,5 mPa·s, utili per motori con sistemi di post-trattamento dei gas di scarico.

API etichetta oli per benzina (SP) e diesel (CK-4, FA-4). Un olio può soddisfare sia una sequenza ACEA sia una categoria API. Verifica sempre anche le approvazioni del costruttore (es. VW 504 00/507 00, MB 229.52): sono spesso più restrittive.

Benzina, Diesel, dCi, CDTI: differenze

I benzina con filtro GPF e i diesel con DPF preferiscono oli “Low SAPS”, spesso classificati ACEA C. Molti motori diesel common-rail (come vari dCi o CDTI) richiedono specifiche precise per proteggere turbina e post-trattamento. Usa olio conforme per evitare incrostazioni e rigenerazioni DPF troppo frequenti.

Come leggere l’etichetta dell’olio

Un’etichetta chiara ti fa risparmiare tempo e denaro. Ecco cosa controllare, con un esempio pratico per ogni voce.

Breve video: distinguere viscosità SAE, sequenze ACEA e categorie API. · Mixkit Free License · Mechanic pouring oil into an engine - Free Stock Video
  • Grado di viscosità SAE: es. 0W-20, 5W-30, 5W-40. Indica scorrimento a freddo e a caldo. Una 0W-20 aiuta gli avviamenti invernali; una 5W-40 offre maggiore film a temperature alte.
  • Sequenza ACEA: es. C3 per motori con DPF/GPF. Le categorie differiscono per HTHS e ceneri. Se vedi “C2”, è spesso in chiave risparmio carburante; “A3/B4” punta a stabilità a caldo.
  • Categoria API: per benzina (SP) e diesel (CK-4, FA-4). Una API SP include test contro preaccensione a bassa velocità (LSPI), utile nei turbo benzina moderni.
  • Approvazioni costruttore: sigle come VW 504 00/507 00 o MB 229.52. Se la tua auto le richiede, devono essere indicate espressamente, non solo “meets requirements”.
  • Base e tecnologia: “sintetico”, “semisintetico”, “minerale”. Un sintetico di qualità offre migliore stabilità termica e ossidativa, soprattutto su intervalli estesi e avviamenti frequenti.
  • Compatibilità con DPF/GPF: cerca indicazioni “Low SAPS”. Un olio non idoneo può accelerare l’intasamento del filtro e innalzare consumi di carburante.
  • Viscosità HTHS e NOACK: non sempre in etichetta, ma presenti nelle schede tecniche. Valori equilibrati aiutano a ridurre evaporazione e rumorosità, proteggendo fasce e cuscinetti.
  • Paese di produzione e lotti: utili per rintracciabilità. Conserva la ricevuta e annota il lotto: aiuta in caso di richiami o verifiche di garanzia.

Quanto olio serve e come rabboccare?

La capacità varia molto: da poco più di 3 litri su motori piccoli fino a oltre 7 litri su propulsori di grande cilindrata. Controlla l’astina a motore caldo ma spento da alcuni minuti, su terreno in piano, e aggiungi poco per volta.

Per i rabbocchi, usa lo stesso olio del cambio precedente o quello conforme alle specifiche richieste. Evita di mescolare molti prodotti diversi: piccole differenze chimiche possono alterare additivazioni e prestazioni nel tempo.

Errori comuni da evitare

Anche scelte apparentemente minime possono avere effetti notevoli su consumi, rumorosità e durata. Ecco gli sbagli più diffusi.

  • Scegliere solo in base al prezzo: un olio economico ma non conforme può costare caro in usura e manutenzioni. Verifica sempre specifiche e approvazioni.
  • Ignorare il clima e l’uso: tragitti brevi e freddo intenso richiedono buona pompabilità a freddo; carichi elevati e climi caldi, stabilità a caldo.
  • Saltare il filtro olio: va sostituito a ogni cambio. Un filtro saturo compromette la pulizia e manda in bypass, lasciando residui in circolo.
  • Prolungare troppo gli intervalli: anche con oli long-life, diluizioni e contaminanti aumentano. Meglio anticipare se l’uso è gravoso.
  • Contare su additivi miracolosi: prodotti universali promettono molto ma spesso alterano equilibri dell’olio. Attieniti a specifiche e manutenzione regolare.

Clima e tragitti: cosa cambia

Se vivi in zone fredde, un olio con “0W” o “5W” facilita l’avviamento e riduce l’usura nei primi secondi. In regioni molto calde o con carichi frequenti (montagna, traino), una gradazione più alta a caldo può offrire maggiore protezione, se prevista dal costruttore.

Per chi guida soprattutto in città con stop-and-go, l’olio si diluisce più facilmente con carburante e condensa: valuta intervalli ridotti e un prodotto con specifiche anti-ossidazione e resistenza al fuel dilution.

Domande frequenti

Posso mescolare 5W-30 e 5W-40?

In emergenza, un piccolo rabbocco è tollerabile se l’olio è conforme a specifiche e approvazioni richieste. Alla prima occasione, ripristina con il grado e il prodotto raccomandati.

Quanto spesso devo controllare il livello dell’olio?

Almeno una volta al mese o prima di viaggi lunghi. Auto nuove e con consumi bassi possono prolungare l’intervallo, ma è comunque una buona abitudine preventiva.

Cosa succede se uso un olio troppo denso?

A freddo può peggiorare l’avviamento e aumentare i consumi; a caldo può non scorrere correttamente nei passaggi più stretti. Segui sempre viscosità e specifiche del costruttore.

Olio per motori dCi e CDTI: cosa cambia?

Molti diesel common-rail con DPF richiedono oli ACEA C con ceneri ridotte e approvazioni specifiche della casa. Controlla il libretto e usa prodotti “Low SAPS” idonei al DPF.

Devo usare additivi nel carter?

Di norma no: gli oli moderni hanno pacchetti additivi bilanciati. Aggiunte generiche possono alterare formule e prestazioni. Meglio scegliere un olio conforme e cambiare con regolarità.

È obbligatorio rispettare l’intervallo long-life?

No: è un massimo. Se l’uso è gravoso (città, traino, tragitti brevi), anticipare il cambio può ridurre usura e depositi. Resta fondamentale rispettare le specifiche richieste.

Riepilogo in poche righe

  • Manuale e indicatore di bordo sono la bussola principale.
  • Viscosità SAE e clima vanno valutati insieme.
  • ACEA/API e approvazioni OEM contano quanto la viscosità.
  • Sintetico di qualità aiuta avviamenti e intervalli estesi.
  • Controlla spesso il livello e anticipa se l’uso è gravoso.

Scegliere un olio non è una scommessa: è un’operazione tecnica basata su dati e requisiti precisi. Confronta sempre viscosità, specifiche e approvazioni, poi incrocia queste informazioni con clima e stile di guida. Piccole scelte possono regalare motori più silenziosi, consumi più bassi e componenti più longevi.

Se hai dubbi, non improvvisare: leggi il libretto, annota sigle e approvazioni e confrontale con l’etichetta dell’olio. Un approccio metodico ti permette di fare acquisti consapevoli, rispettare l’ambiente e proteggere il motore nel tempo.

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