Esame del sangue
L’esame del sangue è uno dei primi passi per la diagnosi dell’artrite reumatoide. Il medico cercherà la presenza di alcuni marcatori, come il fattore reumatoide (FR) e gli anticorpi anti-peptidi citrullinati ciclici (anti-CCP). La loro presenza indica un’attività autoimmune e può suggerire la presenza dell’artrite reumatoide.
Radiografie
Le radiografie delle articolazioni colpite sono uno strumento importante per diagnosticare l’artrite reumatoide. Le immagini possono mostrare segni di usura, degradazione dell’osso e infiammazione delle articolazioni, che sono tipici di questa malattia.
Ecografia
L’ecografia è un esame non invasivo che utilizza ultrasuoni per creare immagini delle articolazioni. Può essere utile nella diagnosi dell’artrite reumatoide in quanto può rilevare la presenza di liquido e infiammazione nelle articolazioni colpite.
Risonanza magnetica
La risonanza magnetica è un esame più dettagliato rispetto alla radiografia e all’ecografia. Utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini delle articolazioni. Questo tipo di esame può aiutare a valutare il grado di infiammazione e danno alle articolazioni e a differenziare l’artrite reumatoide da altre patologie.
Biopsia articolare
La biopsia articolare è un esame invasivo che prevede il prelievo di un piccolo campione di tessuto articolare. Questo campione viene poi analizzato al microscopio per verificare la presenza di infiammazione e danni caratteristici dell’artrite reumatoide.
Per diagnosticare correttamente l’artrite reumatoide, è necessario utilizzare una combinazione di esami, tra cui l’esame del sangue, le radiografie, l’ecografia e, in alcuni casi, la risonanza magnetica e la biopsia articolare. Solo attraverso una diagnosi accurata sarà possibile avviare il trattamento adeguato per gestire i sintomi e rallentare la progressione della malattia.