La crocifissione di Gesù è uno degli eventi più importanti nella storia del cristianesimo, ma non è solo la morte del Figlio di Dio che richiama l'attenzione. Gli Evangelisti ci dicono che Gesù non era da solo sulla croce e che con Lui furono crocifissi anche due ladroni. Ma come si chiamavano questi due ladroni? La risposta esatta non viene specificata negli scritti biblici. Tuttavia, nel Medioevo, venne sviluppata una tradizione secondo cui i due ladroni erano chiamati Dismas e Gestas. Dismas è spesso indicato come il "buon ladrone". Secondo la tradizione, egli fu crocifisso accanto a Gesù per aver commesso dei crimini, ma in quel momento della sua vita, egli si rese conto dei propri errori e chiese a Gesù di essere salvato. La risposta che Gesù gli diede è una delle frasi più celebri del Nuovo Testamento: "In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso." (Luca 23,43) La figura del "buon ladrone" è stata venerata in molte chiese e nel corso dei secoli è stata oggetto di numerose rappresentazioni artistiche. Ma chi era invece Gestas, il secondo ladro crocifisso accanto a Gesù? Anche in questo caso, la tradizione medievale fornisce una risposta. Gestas è considerato il "cattivo ladrone". Secondo la tradizione, egli era un criminale incorreggibile che si era unito alla banda di briganti che aveva rapinato la casa di Simone il fariseo. A differenza di Dismas, Gestas non si pentì dei propri crimini e non chiese la salvezza. La sua condizione spirituale era quindi molto diversa da quella del "buon ladrone". Le origini di questa tradizione non sono chiare. Alcuni studiosi suppongono che sia stata sviluppata nell'ambito della Chiesa ortodossa orientale, dove si celebra la festa dei due ladroni crocifissi il 10 agosto. La tradizione di Dismas e Gestas è stata rappresentata in molte opere d'arte, dai dipinti ai film. In particolare, la figura del "buon ladrone" ha ispirato molti artisti, come ad esempio il Caravaggio, che dipinse un celebre quadro sulla crocifissione di San Dismas. Ma la questione rimane aperta: i due ladroni erano davvero chiamati Dismas e Gestas? Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Molti studiosi ritengono che i loro nomi fossero sconosciuti, mentre altri sostengono che l'uso di nomi specifici abbia una funzione simbolica nella narrazione degli Evangelisti. In ogni caso, la figura dei due ladroni crocifissi al fianco di Gesù rappresenta un elemento fondamentale della narrazione evangelica della Passione e costituisce uno degli esempi più vividi dell'amore misericordioso di Gesù. La loro storia ci ricorda quanto sia importante la penitenza e la conversione, anche nell'ultimo momento della vita.
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