Maleh è nato nel 1931 ad Aleppo, in Siria. Ha iniziato la sua carriera come avvocato negli anni ’50 e si è presto impegnato a favore dei diritti umani e della giustizia sociale. Nel 1961, ha fondato l’Organizzazione siriana per i diritti umani, una delle prime associazioni di questo tipo nella regione.
Nel corso della sua carriera, Maleh ha difeso molti attivisti e dissidenti siriani arrestati e perseguitati dalle autorità del regime. Nel 1979, è stato lui stesso arrestato e imprigionato per aver criticato il governo siriano. Dopo essere stato rilasciato, ha continuato a difendere i diritti umani e ha svolto un ruolo fondamentale nella denuncia delle violazioni dei diritti umani in Siria.
Nel 2001, Maleh ha ricevuto il premio per i diritti umani Robert F. Kennedy, che riconosce le persone che si sono distinte nella difesa dei diritti umani in tutto il mondo. Nel 2006, ha ricevuto il premio della Fondazione Internazionale per i Diritti Umani, insieme ad altri attivisti per i diritti umani.
Nel 2010, Maleh è stato condannato a tre anni di prigione per “aver insultato il presidente siriano”. Tuttavia, grazie alla pressione internazionale e alle manifestazioni di sostegno, è stato rilasciato nel marzo 2011, dopo aver scontato solo una parte della sua pena.
Malgrado la sua età avanzata, Maleh continua a lavorare per i diritti umani in Siria e in Medio Oriente. In un’intervista del 2018, ha espresso la sua posizione sulla crisi siriana, affermando che “la soluzione potrebbe essere trovata solo attraverso il dialogo tra tutte le parti coinvolte, senza preclusioni”.
Youssef Maleh è una figura leggendaria nella lotta per i diritti umani in Siria e ha ispirato molte persone in tutto il mondo con il suo coraggio e la sua determinazione. La sua vita ed il suo lavoro rappresentano un esempio per tutti coloro che credono nella difesa dei diritti umani e nella giustizia sociale.