Vasily Zaitsev è uno dei più grandi cecchini della storia della guerra moderna. Nato il 23 marzo 1915 in una famiglia contadina nella regione di Yeleninskoye, in Siberia, Zaitsev si unì all’esercito sovietico nel 1942 e combatté sulla linea del fronte durante la seconda guerra mondiale.

Zaitsev divenne noto per le sue straordinarie abilità di tiro e la sua fama si diffuse rapidamente tra le truppe sovietiche. Fu assegnato alla 62ª Divisione di fucilieri dell’Armata Rossa e mandato a Stalingrado in novembre 1942.

La battaglia di Stalingrado fu una delle più cruente e brutali della seconda guerra mondiale. Zaitsev entrò in azione subito dopo il suo arrivo e divenne un elemento cruciale per la difesa della città. In poco tempo, divenne uno degli snipers più letali dell’esercito sovietico, uccidendo oltre 224 soldati tedeschi.

Utilizzando un fucile Mosin-Nagant, Zaitsev era in grado di colpire obiettivi a distanze di oltre 1.000 metri. La sua abilità fu particolarmente importante durante la battaglia di Stalingrado, poiché consentì alla sua unità di eliminare i tedeschi che cercavano di infiltrarsi nella città.

Zaitsev diventò presto una leggenda tra le truppe sovietiche. Molte storie circolavano su di lui, tra cui quella secondo cui avrebbe ucciso il maggior numero di soldati tedeschi in un solo giorno, ovvero 11. Inoltre, divenne famoso per la sua tecnica di tiro nota come “duello tra cecchini”, in cui sfidava i cecchini nemici a un confronto a distanza.

La sua leggenda continuò a crescere quando fermò la marcia del cecchino tedesco Major Erwin König, soprannominato “il cervo”, che era stato mandato da Hitler per eliminare Zaitsev. La storia di questo duello fu romanzata nel film “La battaglia di Stalingrado” del 2001, in cui Zaitsev fu interpretato dall’attore Jude Law.

Dopo la fine della guerra, Zaitsev fu ripetutamente accolto come eroe e ricevette il titolo di “Eroe dell’Unione Sovietica”. Dopo la guerra, si stabilì a Kiev e lavorò come direttore di una fabbrica metalmeccanica. Morì il 15 dicembre 1991 e fu sepolto con tutti gli onori militari.

In seguito alla diffusione del libro “Vasily Zaitsev: The Rifleman of Stalingrad” di William Craig, le storie sulla vita di Zaitsev divennero ancora più popolari. Il libro fu in seguito adattato in un film di successo intitolato “Enemy at the Gates”, che racconta la storia del duello tra Zaitsev e König.

Vasily Zaitsev rimane una figura leggendaria della seconda guerra mondiale e uno dei più grandi cecchini della storia militare. Le sue abilità di tiro, la sua intraprendenza e la sua risolutezza hanno fatto di lui un simbolo dell’eroismo sovietico durante la battaglia di Stalingrado e le sue gesta continueranno a essere ammirate da molte generazioni di persone.

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