Il termine turnover è una parola dall’inglese che significa rotazione o turnazione. In ambito lavorativo, il turnover è un indicatore che rappresenta il tasso di sostituzione del personale in un’azienda.

Un turnover elevato può avere conseguenze negative sull’azienda, come ad esempio costi elevati per la formazione dei nuovi dipendenti, la perdita di conoscenze tecniche acquisite dai dipendenti uscenti, l’abbassamento della qualità del lavoro svolto dal personale, la perdita di motivazione degli altri dipendenti rispetto a colleghi che lasciano l’azienda.

D’altra parte, un turnover basso può rappresentare una risorsa importante per l’azienda, fornendo un indicatore di stabilità e coerente con un elevato livello di soddisfazione del personale. In questo caso, infatti, i dipendenti tendono a rimanere nell’azienda a lungo termine, acquisendo conoscenze tecniche e relazionali specifiche in grado di creare un valore aggiunto per l’azienda che ha un impatto positivo sulla produttività complessiva.

Esistono numerose ragioni per cui un individuo può decidere di lasciare un’azienda: dalla necessità di maggior soddisfazione del lavoro svolto, alla ricerca di un migliore equilibrio tra vita e lavoro. Pertanto, l’azienda deve essere in grado di dotarsi dei mezzi necessari per individuare e fronteggiare i motivi che possono influire sulla decisione di un dipendente di lasciare l’azienda.

Una delle principali strategie per ridurre il turnover può essere quella di offrire maggiori possibilità di crescita e sviluppo all’interno dell’azienda stessa. Questo è un modo con il quale l’azienda può dimostrare interesse e prendersi cura dei propri dipendenti, consentendo loro di acquisire nuove abilità e competenze che possono essere utilizzate all’interno dell’azienda stessa. In questo modo, i dipendenti saranno più motivati e soddisfatti del loro lavoro, e ciò potrebbe influenzare positivamente il tasso di turnover.

Un altro modo per ridurre il turnover può essere quello di creare un clima di lavoro in cui i dipendenti si sentono supportati e apprezzati. Ciò può comportare un clima di lavoro più positivo, in cui i dipendenti si sentono parte di una comunità, con obiettivi condivisi, che creano un senso di appartenenza che va oltre il semplice lavoro svolto all’interno dell’azienda.

Infine, per ridurre il turnover è importante fornire un’adeguata formazione e training ai nuovi dipendenti. In questo modo, i nuovi arrivati potranno acquisire le conoscenze tecniche e abilità necessarie per svolgere al meglio il loro lavoro, e diventare parte integrante dell’azienda. Questo può ridurre il rischio di turnover iniziale, con conseguente riduzione dei costi e maggiore stabilità organizzativa.

In sintesi, il tasso di turnover rappresenta un indicatore importante per l’azienda, che dovrebbe essere utilizzato per comprendere meglio le ragioni per cui i dipendenti lasciano l’azienda e per adottare strategie che permettano di ridurne il tasso. L’utilizzo delle giuste strategie può consentire all’azienda di migliorare il clima di lavoro, aumentare il livello di soddisfazione dei dipendenti, ridurre i costi di formazione e training per i nuovi dipendenti, fornendo un valore aggiunto che può contribuire a migliorare la produttività e la competitività dell’azienda stessa.

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