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Questa classe di moto nacque inizialmente in Giappone alla fine degli anni 70, grazie alle idee innovative di alcuni appassionati ed esperti piloti che univano le loro forze per creare un mezzo che garantiscesse elevate prestazioni su strada e su pista, con tecnologie spesso derivate dalla competizione motociclistica.

La configurazione standard delle Superbike prevede che la moto sia dotata di motori dai 4 ai 6 cilindri a V, oppure a quattro cilindri in linea, con potenze che variano dai 150 ai 220 cavalli, a seconda del modello e degli aggiornamenti apportati dagli ingegneri del team.

Le misure e le dimensioni esterne dei freni, delle sospensioni e degli pneumatici sono state ridotte per garantire maggiore leggerezza e agilità del mezzo, abbinato a una maggiore libertà di manovra nella gestione delle curve e delle linee di guida.

Le sospensioni dell’anteriore e del posteriore sono regolabili, così come la rigidità dei telai, per adattarsi alle esigenze dei piloti e del tipo di utilizzo che si vuole fare della moto.

Tuttavia, non bisogna dimenticare che i turni e le prove in pista sono gestiti da squadre tecniche altamente qualificate, in grado di monitorare le prestazioni e le prestazioni delle moto per ottenere il massimo, e prevenire guasti o inconvenienti in gara.

Sul mercato si possono trovare numerose Superbike di marchi prestigiosi: dal leader del settore Ducati, che con la sua Panigale é riuscita a rinnovare lo stile e le prestazioni delle moto stradali di alto livello, alla Yamaha R1, alla Kawasaki ZX10R, alla Suzuki GSX-R1000, che spesso vantano un palmares di successi nei campionati mondiali di Superbike e superbike estremi.

La maggior parte degli acquirenti di moto Superbike sono piloti esperti, che sanno già come gestire in modo adeguato una moto performante e sanno apprezzare le loro qualità. Tuttavia, queste moto sono emblema di un’avventura nella guida su strada e sulla pista che può anche essere affrontata con uno spirito insolito da piloti di livello meno esperto che decidono di investire su una Superbike non per la competizione, ma per l’emozione di guidarla.

Sicuramente le Superbike sono affascinanti e uniche, ma bisogna anche essere coscienti dei costi di manutenzione e di gestione, le cui cifre possono cambiare a seconda del modello e a seconda dell’uso che se ne fa.

Infatti, in caso di guasto, sia per un problema meccanico, sia per un incidente, i costi possono essere abbastanza alti e diventare ingestibili, e la riparazione può richiedere mesi, anche interi campionati, senza dimenticare che comunque in gara una Superbike è una fonte di trasmissioni complesse e delicate, come le ingranaggi, i rapporti di trasmissione e la batteria, oltre a un motore molto complesso e difficile da riparare.

Inoltre, il costo di acquisto di una Superbike può arrivare a cifre considerevoli, dalle decine di migliaia fino ai 30-40.000 euro, e questo va tenuto presente quando si decide di diventare proprietari di una così avanzata macchina da corsa.

In sintesi, se diventarne proprietari può sembrare un sogno che non tutti possono permettersi, per i veri appassionati delle due ruote, dotati di una grande passione e una grande sicurezza e da una preparazione adeguata, una Superbike rappresenta l’ultimo mezzo che consente di provare le vere emozioni e le vere sensazioni della competizione, senza rinunciare alla sicurezza e alla tecnologia.

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