Slender Man si presenta come un uomo altissimo, magro e senza volto, vestito con un abito elegante e armato di tentacoli neri. La sua figura esile e sinistra lo rendono immediatamente riconoscibile e spaventoso. La creatura è stata concepita come una sorta di entità soprannaturale, in grado di entrare nei sogni degli umani e di portare loro via la loro anima.
Il personaggio di Slender Man è stato creato nel 2009 da un utente di internet che si fa chiamare Victor Surge. La sua immagine è stata diffusa attraverso forum online e siti di creepypasta (racconti horror che esplorano il genere del folklore moderno), diventando rapidamente un fenomeno di culto tra gli appassionati dell’horror.
Negli anni successivi, la figura di Slender Man è diventata sempre più popolare e ha ispirato diverse opere di narrativa, film, videogiochi e anche una serie televisiva. La popolarità del personaggio è stata al centro di molte polemiche, a causa del fatto che è stato coinvolto in qualche modo in alcuni gravi episodi di violenza.
Il caso più noto si è verificato nel 2014, quando due ragazze americane di 12 anni hanno tentato di uccidere una loro coetanea, motivati dalle loro credenze nella figura di Slender Man. Questo episodio ha scatenato un dibattito sulla sicurezza dei bambini online e sulla responsabilità degli autori di contenuti horror su internet.
Nonostante le polemiche, la figura di Slender Man continua ad essere popolare tra gli appassionati dell’horror e continua a essere fonte di ispirazione per molte opere di narrativa e produzioni multimediale.
In conclusione, Slender Man è uno dei personaggi dell’horror più noti e temuti del web. La sua figura sinistra e senza volto ha catturato l’immaginazione delle persone in tutto il mondo e ha ispirato molte opere di fantasia nell’arco di pochi anni. Tuttavia, la sua popolarità ha anche generato discussioni e controversie riguardo alla sua influenza sulla psiche dei bambini e dei giovani. L’effetto di Slender Man sulla nostra immaginazione rimane ancora tutto da vedere, ma una cosa è certa: il personaggio rimarrà uno dei simboli dell’horror nel XXI secolo.