La sua passione per questo sport inizia molto presto, quando a soli 7 anni inizia a giocare a pallavolo nella società Lazio Pallavolo. Da subito si distingue per le sue doti tecniche e fisiche, e già a 14 anni entra nella rosa della squadra senior, giocando in serie A2.
Ma il vero trampolino di lancio per la carriera di Simona Cavallari è la convocazione in nazionale. Nel 1993 fa il suo debutto nella squadra italiana, partecipando al campionato europeo di Cipro. Da lì inizia una carriera di successi, con numerose partecipazioni alle competizioni internazionali più importanti e una medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo nel 1997.
Non solo il successo sportivo, ma anche la bellezza, la grinta e il carisma hanno reso Simona Cavallari una vera e propria icona per molti appassionati di pallavolo e non solo. È stata protagonista di numerose campagne pubblicitarie, con marchi come TIM, Swatch e L’Oreal, e ha partecipato a diverse trasmissioni televisive.
Ma la carriera di Simona non è stata solo pallavolistica. Dopo il ritiro dallo sport, avvenuto nel 2004, Simona si è dedicata alla carriera di giornalista sportiva, lavorando per Sky e Rai Sport, dove ha condotto programmi come “Domenica Sprint” e “Quelli del volley”. Inoltre, ha collaborato con diverse riviste specializzate e ha scritto un libro autobiografico, intitolato “Cinquecento mani” (2017).
Ma il mondo dello sport non è l’unico campo di interesse di Simona Cavallari. Il suo impegno sociale è da sempre molto forte, e ha fondato un’associazione no-profit, chiamata “Simona Cavallari against cancer”, per sostenere la ricerca sul cancro e promuovere uno stile di vita sano e attivo.
Insomma, Simona Cavallari è una donna che ha saputo cogliere le opportunità e sfruttare al massimo il proprio talento, mettendo sempre passione e impegno in tutto ciò che fa. È un esempio positivo per tutti gli sportivi italiani e non solo, e rappresenta una di quelle persone che ogni tanto vanno incontro nella vita e che lasciano il segno.