Il processo di far respirare il vino è spesso un punto di discussione tra gli appassionati di vino. Alcuni sostengono che far respirare il vino sia fondamentale per permettere ai suoi aromi e sapori di esprimersi appieno, mentre altri sono scettici e credono che il vino debba semplicemente essere versato e bevuto.
Far respirare il vino è il processo di esporlo all’aria per un certo periodo di tempo di . Ci sono diverse teorie dietro a questo processo, ma la più accettata è che l’esposizione all’ossigeno aiuta a sbloccare gli aromi e i sapori del vino, rendendolo più piacevole al palato.
Quando far respirare un vino dipende principalmente dal tipo di vino che si ha tra le mani. In generale, i vini rossi tendono ad essere più robusti e complessi dei vini bianchi e possono beneficiare di una maggiore aereazione. Questo perché i vini rossi spesso contengono tannini, che possono essere un po’ astringenti al palato se bevuti immediatamente dopo l’apertura della bottiglia. Far respirare un vino rosso per 30 minuti o addirittura un’ora può aiutare a melloware i tannini e permettere agli aromi di emergere.
D’altra parte, i vini bianchi tendono ad essere più leggeri e freschi e possono non richiedere la stessa quantità di tempo per respirare. In genere, una semplice esposizione all’aria per dieci minuti può essere sufficiente per permettere ai sapori del vino bianco di emergere. Tuttavia, ci sono eccezioni a questa regola generale. Ad esempio, alcuni vini bianchi più complessi, come un Chardonnay o un Chenin Blanc invecchiato in bottiglia, possono beneficiare di una maggiore aereazione.
Ma come far respirare il vino nel modo giusto? Un modo comune è semplicemente versarlo in un bicchiere e lasciarlo riposare per un po’. Se si desidera accelerare il processo, si può anche versare il vino in una caraffa o un decanter allargato per aumentare la superficie di contatto con l’aria. È importante notare che il vino dovrebbe essere lasciato riposare a temperatura ambiente, poiché il freddo può influire negativamente sull’espressione dei suoi aromi e sapori.
Molte persone si chiedono se sia necessario far respirare tutti i vini. La risposta è no. Alcuni vini giovani, come i Sauvignon Blanc o i Barbera, sono progettati per essere gustati freschi e non beneficiano davvero dell’aereazione. Quindi, se si stanno bevendo vini di questo tipo, si può gustarli immediatamente dopo l’apertura della bottiglia.
Infine, è importante notare che far respirare il vino non lo renderà eternamente buono. Il vino è soggetto all’ossidazione e dopo un certo periodo di tempo, l’esposizione all’aria può farlo deteriorare. Quindi, è sempre meglio bere il vino entro un paio di giorni dall’apertura della bottiglia, anche se è stato fatto respirare.
In conclusione, far respirare il vino può essere un modo per migliorarne l’espressione dei suoi aromi e sapori. Sia che si tratti di un vino rosso che di un vino bianco, l’aereazione può rendere l’esperienza di degustazione più piacevole. Tuttavia, non tutti i vini necessitano dello stesso tempo di respirazione, quindi è importante conoscere il tipo specifico di vino che si ha tra le mani. Quindi, la prossima volta che si apre una bottiglia di vino, si può prendere un po’ di tempo per farlo respirare e vedere come cambiano i sapori e gli aromi.