Il titolo dell’album, “Progress”, è un chiaro riferimento all’evoluzione musicale e artistica del batterista, che si è sempre distinto per la propria ricerca di nuove soluzioni musicali. L’opera propone un sound piuttosto eclettico e variegato, che abbraccia diverse influenze musicali, dal rock al jazz passando per il folk e la musica classica.
Il disco si apre con “Ghost Dance”, un brano in cui si alternano momenti di grande energia e ritmi sincopati a sezioni più lente e malinconiche. L’uso di strumenti acustici come flauto e violino contribuisce a creare un’atmosfera affascinante e misteriosa.
Il secondo brano, “Lovelock”, è una ballata dolce e malinconica, caratterizzata da un arrangiamento molto semplice ma efficace. Gli altri pezzi dell’album, come “Breathless”, “Progress” e “Tomorrow’s People”, si distinguono per la complessità degli arrangiamenti e la grande cura dei dettagli, con l’utilizzo di strumenti come il sintetizzatore e il clavicembalo che conferiscono un tocco moderno alla musica.
Non mancano, tuttavia, momenti in cui la musica si fa più aggressiva e grezza, come in “Just George” e “The Birdman”, che ricordano i momenti più rock dei King Crimson. La lunga suite “Flight Of The Ibis”, invece, rappresenta uno dei momenti più alti dell’album, con un’alternanza continua di temi e atmosfere differenti che confermano la grande abilità compositiva dell’artista.
Una menzione particolare va fatta per il brano conclusivo, “What You Need”, una sorta di inno alla ricerca interiore e alla crescita personale che rappresenta l’essenza stessa dell’album. La title track “Progress” può essere considerata come una sorta di manifesto artistico di Michael Giles, che con questo lavoro dimostra di essere un musicista coraggioso e sperimentale, in grado di spaziare in modo coerente e creativo tra diversi generi musicali.
Nonostante il successo ottenuto con i King Crimson, Michael Giles ha scelto di seguire la propria strada e di impegnarsi in progetti solisti. Progress rappresenta un passaggio fondamentale nella carriera dell’artista, che con questo album ha dimostrato di avere una visione ampia e originale della musica, nonché una grande capacità di esprimersi attraverso le proprie composizioni.
In sintesi, Progress è un album che merita di essere ascoltato con attenzione, sia da chi già conosce e apprezza il lavoro di Michael Giles, sia da chi è alla ricerca di nuove sonorità e di proposte musicali originali e innovative. La combinazione di elementi rock, jazz, folk e classici e la grande cura dei dettagli conferiscono all’album una grande raffinatezza e un fascino intrigante e coinvolgente. Un lavoro che, nonostante gli anni trascorsi dalla sua pubblicazione, continua a rappresentare un punto di riferimento per la musica sperimentale e per l’arte della batteria.