Ma se dobbiamo parlare della piadina romagnola, non possiamo non citare Ravenna, una città che rappresenta a pieno la cultura e le tradizioni gastronomiche della regione.
Ravenna, in particolare, vanta una lunga storia fatta di sapori e di piatti tipici. La piadina, ad esempio, viene prodotta e consumata qui da secoli, grazie anche alla presenza di una vasta gamma di ingredienti locali di alta qualità, come la farina integrale e il lardo di Romagna.
Ma come viene prodotta la piadina romagnola a Ravenna? In primo luogo, occorre preparare l’impasto con acqua, farina, sale e grasso di strutto o di lardo. Una volta impastata la pasta, si lascia riposare per alcune ore, dopodiché si stende con il mattarello e si cuoce sul testo caldo finché non diventa dorata e croccante.
Ma la piadina a Ravenna non si gusta solo semplice: gli abitanti della città amano farcirla con svariati ingredienti locali. La farcitura più tipica è quella con il prosciutto di Parma, la squacquerone (una sorta di formaggio fresco tipico della zona) e la rucola.
Ma ci sono anche altre varianti, come quella con la ciccioli (un prodotto a base di grasso di suino), il pomodoro e il pecorino romagnolo. Insomma, a Ravenna la piadina si può davvero gustare in tantissime declinazioni diverse, tutte con un gusto unico e caratteristico.
Ma la piadina romagnola a Ravenna non è solo un alimento delizioso, ma anche un simbolo della convivialità e della tradizione culinaria della zona. Infatti, è spesso servita in occasioni di festa o durante le sagre e le feste popolari che si tengono in città durante tutto l’anno.
Insomma, se visitate Ravenna non potete non assaggiare la piadina romagnola, un piatto semplice ma ricco di sapori e tradizione, che vi farà innamorare dei gusti della Romagna.