Nato nel 1948 a Cinisi, un piccolo paese vicino a Palermo, Peppino ha trascorso l’infanzia all’interno di una famiglia mafiosa. Tuttavia, non condivideva gli stessi valori e quasi dalle elementari iniziò a scrivere di politica e a mostrare apertamente dissenso verso le attività mafiose. Il padre gli chiedeva di non dare fastidio, ma Peppino non si fermava e le polemiche aumentavano.
In giovane età Peppino si avvicinò al gruppo di sinistra Democrazia Proletaria e nel 1976 aveva fondato la sua propria emittente radiofonica, Radio Aut, che trasmetteva da una stazione di postazione clandestina in Sicilia. Qui, durante i suoi programmi, Peppino criticava la mafia e politici corrotti della regione, cercando di sensibilizzare la popolazione sulla lotta alla mafia.
Il suo attivismo tuttavia lo rendeva estremamente pericoloso per la mafia che iniziò ad organizzare una serie di intimidazioni contro Peppino e la sua famiglia. Nel 1978, pochi giorni dopo la morte di uno dei suoi amici, Peppino fu trovato