Da giovane Peppino è stato influenzato dal padre Eduardo, attore e commediografo, che gli ha trasmesso la passione per il teatro. A Napoli Peppino ha frequentato la scuola di recitazione di Enrico Toti, dove ha fatto amicizia con il futuro capocomico Carlo Croccolo. Insieme hanno formato il celebre trio comico Croccolo-De Filippo-Salerno, che ha girato l’Italia facendo divertire il pubblico con le loro imitazioni e gag.
Il successo per Peppino è arrivato negli anni ’50, quando ha formato il duo comico con Totò, dando vita a film indimenticabili come “Miseria e nobiltà” e “Pane, amore e fantasia”. In questi film Peppino ha mostrato la sua versatilità come attore, riuscendo a passare dal personaggio divertente e grottesco a quello drammatico e intenso.
Dopo la morte di Totò nel 1967, Peppino ha continuato a lavorare in teatro e in televisione, collaborando con comici, Peppino ha rappresentato la semplicità e la solarità della gente del Sud, che sa affrontare le difficoltà della vita con umorismo e allegria.
Peppino De Filippo è morto il 27 gennaio 1980 a Roma, a causa di un infarto. Ma la sua eredità artistica vive ancora oggi, grazie ai film, alle opere teatrali e alle trasmissioni televisive che hanno reso immortale la sua figura. Peppino De Filippo è stato un simbolo di umanità e di solidarietà, che ha saputo far ridere migliaia di persone in tutto il mondo.