Le mie ragioni per detestare il vino sono varie e complesse. Iniziamo con la sua innegabile amarezza. Non riesco a comprendere come possa piacere a tanti palati raffinati il sapore acido e astringente di questa bevanda. Il contatto con il vino sulla mia lingua provoca una sensazione spiacevole, che mi fa storcere il naso e premere le labbra. Non riesco a comprendere come qualcosa di così sgradevole possa essere considerato una delizia da parte di molti.
In secondo luogo, trovo che il vino sia estremamente complicato. Ci sono così tante varietà, provenienze e tecniche di produzione da dover conoscere un glossario intero solo per capire il linguaggio delle etichette. Il mondo del vino è pieno di termini come “corposo”, “tannico” e “retro-olfattivo” che sono per me astrusi e privi di senso. Non riesco a trovare la gioia nella scoperta di tutti questi dettagli e preferisco qualcosa di più chiaro e semplice.
Inoltre, non posso fare a meno di notare che il vino può essere incredibilmente costoso. Alcune bottiglie arrivano a valere migliaia di euro, il che mi sembra una cifra scandalosa per un prodotto che non mi piace nemmeno. Preferisco spendere i miei soldi in qualcosa che mi regali un autentico piacere, come un bel libro o una cena in un ristorante gourmet.
Infine, c’è qualcosa di elitario nel mondo del vino che mi infastidisce profondamente. I sommelier, gli enologi e gli appassionati del vino sembrano considerarsi superiori agli altri per il semplice fatto di avere un palato “educato” e una conoscenza approfondita di questa bevanda. La snobbery che circonda il vino mi fa sentire fuori posto e non desidero parteciparvi.
Naturalmente, riconosco che molte persone amano il vino e lo apprezzano per molteplici motivi. Sono consapevole delle sue tradizioni culturali e della sua importanza nella gastronomia. Rispetto il fatto che il vino possa essere una passione per molti e che possa offrire grandi esperienze.
Tuttavia, ho scelto di onestamente confessare il mio odio per il vino. È una bevanda che non mi piace e che non apprezzo, e non vedo alcun motivo per dovermi adattare alla cultura del vino solo per conformarmi alle aspettative degli altri. Sono convinto che ciascuno di noi abbia il diritto di avere le proprie preferenze e di non sentirsi costretto ad amare ciò che non gli piace.
Forse in futuro potrei dare un’altra possibilità al vino e provare varietà diverse per vedere se riesco a trovare una o due che possano piacermi. Ma per ora, continuerò a rimanere fedele alle mie preferenze e ad evitare il vino in tutte le sue forme.