Secondo la leggenda, un giorno, mentre Narciso si guardava riflessi nel laghetto, una ninfa di nome Eco si innamorò perdutamente di lui. Eco aveva già affascinato Zeus con la sua parlantina incessante, ma il dio del tempo, Crono, la castigò rendendola incapace di parlare in modo autonomo. La ragazza poteva solo ripetere le ultime parole di chiunque la pronunciasse. Eco aveva la speranza di conquistare il cuore di Narciso, ma quando tentò di avvicinarsi a lui, Narciso la respinse duramente. Disperata e ferita, Eco si ritirò nel suo dolore, fino a ridursi solo ad un’eco della sua voce.
Narciso, ignaro del dolore che aveva inflitto a Echo, continuò ad ammirare se stesso nel laghetto. Intanto, gli dei stavano osservando il giovane e decisero di dar prova della sua superbia. Così, fecero crescere un fiore bellissimo proprio sul bordo del laghetto: il . Il giovane continuò ad ammirarsi senza sosta, ma un giorno decise di avvicinarsi all’acqua per abbracciare il suo riflesso. In quel momento, si accorse che quello che vedeva non era altro che un’immagine illusoria di se stesso.
Narciso si rese finalmente conto del suo errore e cominciò a sentire un profondo rimorso per il modo in cui aveva trattato Echo e per la sua vanità. Alla fine, non potendo sopportare l’idea di vivere senza il suo riflesso, il giovane si gettò nel laghetto, annegando. Alcuni racconti della storia raccontano che al suo posto cresciuta una bella fiore, il narciso, come simbolo della bellezza eterna che Narciso una volta aveva ammirato.
La storia di Narciso rappresenta un avvertimento contro la vanità e l’egoismo. Ci insegna l’importanza dell’umiltà, della compassione e dell’amore per gli altri. Ci invita a guardare oltre le apparenze e ad apprezzare la vera bellezza che risiede dentro di noi e negli altri.
Questa storia ha continuato ad ispirare artisti di ogni epoca. Il poeta inglese Samuel Taylor Coleridge scrisse un famoso poesia chiamata “Narciso” che riflette sulla natura effimera della bellezza e sull’insaziabile desiderio umano di perfezione. L’artista italiano Caravaggio dipinse un celebre dipinto chiamato “Narciso”, che cattura la tristezza e l’ossessione di Narciso per il suo riflesso.
In conclusione, la storia di Narciso ci ricorda di essere umili e compassionevoli, di cercare la bellezza all’interno di noi stessi e degli altri, e di evitare di cadere nella trappola dell’egoismo e dell’illusione di poter essere perfetti. Dobbiamo imparare ad amare profondamente e sinceramente, oltre le apparenze, così come Echo amò disinteressatamente Narciso. Solo allora potremo evitare il tragico destino di Narciso e trovare una bellezza che è vera, duratura e che abbraccia tutto ciò che ci circonda.