Nato il 26 ottobre 1919 a Teheran, Mohammad Reza Pahlavi successe a suo padre come Shah dell’Iran nel 1941, all’età di soli 22 anni. Inizialmente, il suo regno fu segnato da instabilità politica e influenza straniera. Durante gli anni ’50 e ’60, il Shah intraprese importanti riforme nella società iraniana, promuovendo l’istruzione, l’industrializzazione e la modernizzazione.
Il periodo sotto il suo regno è stato caratterizzato da un rapido sviluppo economico e sociale. L’Iran è diventato un importante produttore di petrolio e le entrate derivanti da questa risorsa hanno finanziato molti progetti di sviluppo infrastrutturale nel paese. Il sistema di istruzione è stato ampliato e sono state costruite nuove scuole e università, rendendo l’accesso all’educazione più ampio per la popolazione iraniana.
Tuttavia, il periodo del regno di Mohammad Reza Pahlavi è stato segnato anche da un’ampia corruzione e repressione del dissenso politico. Il Shah governò con mano ferma, limitando drasticamente le libertà civili e militarizzando la società iraniana. La sua polizia segreta, la SAVAK, è stata accusata di tortura, omicidi e sparizioni forzate di dissidenti politici.
Queste politiche autoritarie e l’ampia corruzione del regime hanno creato una crescente insoddisfazione all’interno della popolazione iraniana. Nel 1979, il paese ha vissuto la Rivoluzione Islamica, guidata dall’Ayatollah Ruhollah Khomeini, che ha portato alla caduta del regime dello Shah e all’abolizione della monarchia in Iran.
Dopo essere stato deposto, Mohammad Reza Pahlavi fuggì in esilio e si stabilì in Egitto, ma la sua salute iniziò a deteriorarsi. Morì a Il Cairo il 27 luglio 1980 a causa di un cancro. Il suo corpo fu inizialmente sepolto in Egitto, ma successivamente venne riesumato e riportato in Iran, dove fu sepolto nell’ex Mausoleo di Reza Shah.
L’eredità di Mohammad Reza Pahlavi è ancora fonte di dibattito in Iran e nel mondo. Molti critici lo considerano come un leader oppressivo e autoritario, responsabile della sicurezza di un regime corrotto. Altri lo considerano come un modernizzatore, che ha portato importanti cambiamenti economici e sociali in Iran.
In conclusione, Mohammad Reza Pahlavi è stato uno Shah dell’Iran controverso, la cui leadership ha lasciato un’impronta indelebile sulla storia del paese. Il suo regno è stato caratterizzato da un rapido sviluppo economico, ma anche da una crescente oppressione politica. La sua caduta e la successiva Rivoluzione Islamica hanno cambiato il corso della storia dell’Iran e continuano ad avere un impatto sulla politica e sulla società iraniana oggi.