La meditazione sui Sette Dolori di Maria è stata introdotta dalla Chiesa Cattolica nel XV secolo come una forma di devozione popolare. L’idea era di utilizzare la preghiera del Rosario, tradizionalmente associata alla lettura dei misteri della vita di Cristo, per meditare sulle sofferenze della madre di Gesù.
I Sette Dolori di Maria comprendono la profezia del vecchio Simeone che annuncia a Maria che il suo bambino sarà un segno di contraddizione, la fuga in Egitto per sfuggire alla persecuzione di Erode, la perdita di Gesù durante la sua visita al Tempio, l’incontro con Gesù sulla via del Calvario, la crocifissione di Gesù, la deposizione del suo corpo dalla croce e la sepoltura di Gesù.
Come molte pratiche spirituali, la meditazione sui Sette Dolori di Maria è una forma di preghiera che richiede pazienza, concentrazione e contemplazione. Molti credenti ritengono che questo tipo di preghiera li aiuti a comprendere il significato della sofferenza e della morte di Cristo, nonché la forza e la resilienza di Maria nel sostenere tali momenti difficili.
La meditazione sui Sette Dolori di Maria è una pratica approvata dalla Chiesa Cattolica, ma viene praticata anche in altre denominazioni cristiane. Ci sono molte varianti della preghiera, ma la forma più comune consiste nel recitare