La vita di Mani è avvolta nel mistero, ma si crede che sia nato in Persia intorno al 216 d.C. da una famiglia di commercianti buddisti. Fin dalla giovane età Mani ha mostrato un grande interesse per la religione e ha sperimentato visioni divine che avrebbero influenzato il suo pensiero per il resto della sua vita.
Mani ha iniziato a sviluppare la propria teologia all’età di 24 anni in Egitto, dove ha studiato la fede cristiana, e poco dopo ha cominciato a viaggiare in tutto il mondo. Durante i suoi viaggi, Mani ha cercato di diffondere la sua filosofia religiosa, ma ha incontrato anche molta opposizione da parte di coloro che lo vedevano come una minaccia per i loro sistemi di credenze.
La teologia di Mani insegna l’esistenza di due principi: il bene e il male. Il mondo fisico, secondo Mani, è stato creato dal principio del male e quindi è intrinsecamente malvagio. Solo attraverso la conoscenza e l’illuminazione, l’uomo può sperare di liberarsi dal male e raggiungere la salvezza. Il manicheismo era una fede dualistica in cui la lotta di principi antagonisti era vista come la causa dell’esistenza dell’universo. Si riteneva che il male e il peccato fossero parte della materia, mentre il bene e la salvezza erano parte dello spirito. La fede manichea era molto influente in alcune parti del mondo, ma cominciò a diminuire con la diffusione del cristianesimo.
Mani ha iniziato a scrivere i suoi insegnamenti in un lavoro conosciuto come “Libro di Ginza”, ma purtroppo non è sopravvissuto ai giorni nostri se non in frammenti e citazioni effettuate da autori successivi. Nel suo lavoro, Mani ha cercato di integrare le diverse religioni e filosofie del suo tempo in un unico sistema coerente di credenze. La sua teologia ha avuto un forte impatto su molte delle religioni che sono seguite, inclusi il movimento albigese e la religione Bahá’í.
Mani è stato perseguitato dai cristiani e dai persiani, e infine è stato arrestato e ucciso nel 276 d.C. Nonostante la sua morte, il manicheismo ha continuato a diffondersi in tutto il mondo e ha influenzato molte altre religioni nella sua storia. Mani è stato visto come un riformatore religioso e un profeta, e alcuni lo hanno considerato addirittura una reincarnazione di Cristo.
Il contributo di Mani alla teologia è stato significativo e il suo pensiero ha influenzato molti religiosi successivi. I suoi insegnamenti hanno cercato di risolvere la lotta tra il bene e il male in un modo che molti hanno trovato convincente, ma la sua filosofia è stata anche vista come una minaccia per molte fedi tradizionali. Mani è stato un visionario che ha cercato di unire le diverse religioni del suo tempo in un unico sistema coerente, e il suo impatto sulla storia della religione è ancora evidente oggi.