Calabresi si unì alla polizia italiana nel 1960 e in seguito venne assegnato alla Squadra Mobile di Milano, dove si occupò principalmente di indagini sul terrorismo. Nel 1970, Calabresi fu promosso a vicequestore aggiunto e nel 1972 fu nominato capo della Squadra Mobile di Milano.
Tuttavia, il 17 maggio 1972, Calabresi fu assassinato davanti alla sua casa a Milano. L’omicidio fu attribuito a una cellula dell’organizzazione terroristica di sinistra Brigate Rosse. Fu uno dei tanti attacchi e assassini operati dal gruppo terrorista in quegli anni, tutti orientati a destabilizzare il governo italiano e la sua magistratura.
L’assassinio di Calabresi suscitò una forte reazione nell’opinione pubblica italiana. I media voltarono subito i loro riflettori sui presunti mandanti delsenza che fossero dimostrati i fatti. Gli stessi aderenti alle BR che gli uccisero si dissero pentiti e condannarono l’assassinio. Anche la stampa di destra criticò il modo in cui l’indagine e il processo furono condotti, affermando che si basavano su prove indirette e su dichiarazioni di testimoni poco affidabili.
Nonostante queste polemiche, Calabresi è diventato un simbolo della lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo in Italia. Molte persone, soprattutto nelle forze dell’ordine, lo considerano un eroe e lo ricordano come un uomo che ha dedicato la sua vita a combattere la criminalità e a difendere lo stato di diritto in Italia.
Di conseguenza, sono state aperte molte strade a lui intitolate, creando come memorie fuori dalle forze dell’ordine, ma anche molte espressioni di rancore contro di lui da parte della sinistra e dell’estrema sinistra italiana.
In conclusione, la figura di Luigi Calabresi rimane un punto controverso della storia italiana degli anni ’70. Nonostante il suo passato conteso, Calabresi è stato un uomo che ha lottato per la giustizia e per la sicurezza dei cittadini italiani. La sua morte è stata un terribile colpo per la sua famiglia e per il paese, ma la sua memoria è stata conservata e tramandata come esempio di coraggio e dedizione da tutti i cittadini che credono nei valori della giustizia e dell’ordine.