Il film esplora diverse storie di persone che hanno cercato l’aiuto di esorcisti cattolici per liberarsi da presunti possessioni demoniache. Non tutti i personaggi del film sono convinti che i loro disturbi siano causati da demoni, ma tutti sostengono di aver cercato aiuto dai medici e di non aver trovato alcuna soluzione. Questi individui incontrano gli esorcisti in luoghi diversi: nella chiesa, in caso di emergenza, oppure a casa, dove il rito viene eseguito in preghiera e con l’utilizzo di oggetti sacri come l’acqua santa.
Il film tratta anche la vicenda di padre Cataldo, un famoso esorcista palermitano che è diventato una sorta di celebrità televisiva in Italia. Il padre racconta la sua vita quotidiana, le preghiere che recita per proteggersi dai demoni, e parla di alcuni dei suoi casi più difficili.
La regista Di Giacomo ha dichiarato di aver voluto esplorare il mondo dell’esorcismo in Italia alla luce delle recenti modifiche alle cerimonie. Nel 2014, il Vaticano ha istituito un corso di formazione per gli esorcisti, volendo creare una base comune di conoscenza e di pratica nella Chiesa cattolica. Tuttavia, alcuni critici hanno sottolineato il rischio di un aumento delle persone che cercano un esorcismo, a causa della maggior visibilità della pratica.
Libera offre un ritratto intimo di una pratica religiosa lontana dalle luci della ribalta e dagli stereotipi di film horror. Non si tratta di una celebrazione o di una critica dell’esorcismo, quanto piuttosto di un’indagine oggettiva su una realtà poco conosciuta. Gli individui che appaiono nel film sono dipinti con rispetto e attenzione, senza giudizio sulla loro fede o sulle loro condizioni mentali.
Il regista, Federica Di Giacomo, ha vinto il premio per la miglior regia di un documentario italiano alla 74ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Tuttavia, non tutti sono stati d’accordo con la rappresentazione di una pratica che alcuni considerano superstiziosa o addirittura pericolosa. Anche se il film non ha preso posizione sull’esorcismo, alcuni spettatori hanno criticato l’assenza di un commento critico sulla Chiesa cattolica, accusando il film di dare troppo credito alle presunte possessioni.
In ogni caso, Libera offre un’esperienza cinematografica unica, che getta uno sguardo su un lato del mondo religioso spesso ignorato. Il modo in cui i personaggi si raccontano e si mostrano nel quotidiano, unito alle scene di esorcismi, rende il film un’opera profonda ed emozionante. Resta comunque importante affrontare con cautela un argomento come l’esorcismo, soprattutto in un’epoca in cui la medicina e la psicologia hanno una maggiore comprensione e capacità di cura dei problemi di tipo psichico.