Una fredda mattina d’inverno, una modesta contadina decise di avventurarsi nella grande città per cercare fortuna e migliorare la sua vita. Con un cesto di verdure sulle spalle, intraprese il lungo viaggio verso la corte reale nella speranza di vendere la sua preziosa merce al re.
La contadina non aveva mai visto la corte prima e rimase affascinata dallo splendore e dalla maestosità del luogo. Guardando le alte mura, si sentì intimidita e temeva di essere respinta dai nobili che popolavano il palazzo.
Con coraggio, si avvicinò alle porte della corte, accarezzando il cesto di verdure come se fosse la sua unica protezione. Fu subito respinta dagli uomini d’armi che sorvegliavano l’ingresso, che le dissero che il re non avrebbe mai dato ascolto a una semplice contadina.
Nonostante i consigli avvertimenti, la contadina non si scoraggiò. Decisa a non arrendersi così facilmente, trovò un posto nelle vicinanze per piantare la sua tenda e vendere le sue verdure.
Giorno dopo giorno, la contadina si svegliava all’alba, raccoglieva fresche verdure dal suo orto e le portava al mercato. Nonostante le difficoltà iniziali, la sua merce iniziò a farsi notare per la sua freschezza e bontà. Ben presto, molte persone si fermavano al suo banchetto per acquistare le sue verdure.
Un giorno, mentre stava per lasciare il mercato con il suo carico di verdure quasi esaurito, un’uomo stravagante e riccamente vestito si avvicinò a lei. Era il consigliere del re che, affascinato dalla sua abilità nel coltivare verdure di alta qualità, le chiese di venire con lui alla corte.
Con un batticuore, la contadina seguì il consigliere all’interno delle mura della corte. Lì incontrò il re in persona che, affascinato dalla sua storia di coraggio e determinazione, la accolse a braccia aperte. Il re ammirava la sua semplicità e la sua dedizione e decise di offrirle un posto nella sua corte.
La contadina si trovò così catapultata in un mondo completamente diverso da quello che aveva conosciuto fino ad allora. Venne adibita a giardiniere reale, incaricata di tenere curato l’immenso giardino che circondava il palazzo reale.
Il suo spirito umile e gentile le permise di guadagnarsi il rispetto e l’ammirazione di tutti i nobili della corte. I suoi prodotti si distinguevano per la loro qualità eccellente, e il re e la regina si deliziavano con le sue verdure fresche ogni giorno.
Nonostante la sua nuovissima posizione nella corte, la contadina non dimenticò mai le sue umili origini. Era grata per l’opportunità che le era stata data, ma rimase fedele alle sue radici semplici.
Il tempo passò, e la contadina divenne un elemento essenziale della corte. Il re le offrì una nuova casa all’interno delle mura del palazzo, ma lei preferì rimanere nella sua tenda fuori dalla corte.
La contadina rimase nella corte per il resto dei suoi giorni, godendo di un livello di comfort e sicurezza che mai avrebbe potuto immaginare. La sua storia divenne leggendaria nella corte reale, e la sua vita servì come esempio di come la determinazione e la dedizione potessero portare a grandi ricompense.
E così, la modesta contadina, che un tempo viveva nella povertà nella sua piccola fattoria, fu accolta nella corte reale come un’eroina e divenne una parte intrinseca del regno.