Il terminekitsch” è stato utilizzato per la prima volta all’inizio del XX secolo, per indicare oggetti artistici o popolari che presentavano un’estetica eccessiva, degenerata, trita e volgare. Oggi il kitsch è un fenomeno culturale molto ampio, che comprende la moda, la musica, la pittura, la scultura, la letteratura e il design.

Il kitsch si distingue dalle opere artistiche tradizionali per la loro esagerazione formale, per la mancanza di originalità, per il sentimentalismo e la frequente presenza di cliché e di stereotipi culturali. Una delle caratteristiche del kitsch è infatti la sua funzione di emulazione, di imitazione di oggetti e forme ritenute prestigiose e di buon gusto, ma trasformate in un prodotto commerciale, ridotto a puro ornamento e connesso ai desideri della società di massa.

In questo senso, il kitsch ha rappresentato un fenomeno di grande successo soprattutto nel dopoguerra, alimentando i desideri di consumo della classe media. Le immagini dei quadri a olio, dei calendari, delle statue di ceramiche, dei souvenir, dei film e dei cartoni animati kitsch sono diventati oggetti di culto e di collezione, rilevanti sia come espressione del gusto popolare che come riflessione della società di massa.

Ciò che rende il kitsch affascinante e interessante è la sua ambivalenza, la sua capacità di generare emozioni contrastanti, tra l’euforia e la fascinazione per la sua estetica stravagante e l’irritazione e il disprezzo per la sua mancanza di qualità e di originalità. Inoltre, il kitsch ha giocato un ruolo importante nella formazione di molti artisti e designer, che hanno cercato di superarne i limiti, trasformandolo in una forma di critica sociale e di sperimentazione.

Il kitsch è quindi un fenomeno complesso e articolato, che offre spunti di riflessione sulla società contemporanea e sulla sua cultura visiva e materiale. Essendo un fenomeno duraturo, a volte è difficile stabilirne un confine netto, ma il suo impatto sulla cultura popolare e sull’immaginario collettivo è stato significativo e duraturo.

In sintesi, il kitsch è per lo più apprezzato soprattutto per la sua estetica eccessiva e stravagante, che ne fa un oggetto di culto per molti appassionati. Tuttavia, l’ambivalenza del kitsch e la sua complessità emergono nella continua contrapposizione tra la sua funzione originaria, quella di essere un oggetto di parodia e di imitazione di forma, e la sua trasformazione in un prodotto artistico, tra la sua qualità critica e il suo desiderio di adesione alla società di massa. In ogni caso, il kitsch rimane un oggetto di fascino e di riflessione sulla società contemporanea e sulla sua cultura visiva e materiale.

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