Jordan Peterson è uno dei più noti intellettuali contemporanei, spesso considerato un pensatore controverso per le sue posizioni sulla politica, la morale e l’etica. Peterson è infatti noto per le sue posizioni conservatrici e per la sua critica alle derive del femminismo e del multiculturalismo, che ha portato diverse volte a manifestazioni e contestazioni, anche violente.
Tuttavia, dietro alla retorica provocatoria e alla sua figura mediatica, si nasconde un cuore filosofico che spicca tra le nuove generazioni di pensatori, in particolare per la sua capacità di affrontare temi complessi con una grande profondità e chiarezza.
Nato e cresciuto in Canada, Peterson ha studiato psicologia presso l’Università di Alberta, per poi trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha conseguito il dottorato in psicologia clinica presso l’Università di Pensilvania. Da allora, Peterson ha insegnato psicologia ad Harvard e all’Università di Toronto, diventando un docente apprezzato per la sua capacità di coinvolgere gli studenti e di infondere loro una passione per la conoscenza.
La sua filosofia, basata su concetti come l’importanza dell’individuo e dell’autoresponsabilità, ha trovato un largo pubblico su YouTube, dove il suo canale ha raggiunto milioni di visualizzazioni. In particolare, le sue lezioni sui miti e le storie dell’antichità hanno conquistato un vasto pubblico, grazie alla loro capacità di fornire spunti di riflessione su temi universali come l’amore, la morte e la natura umana.
Tuttavia, ciò che ha reso Peterson un personaggio particolarmente controverso è stata la sua posizione politica e sociale. In particolare, egli ha criticato apertamente il femminismo contemporaneo, che considera un pericolo per la libertà individuale e per la stabilità sociale, e il multiculturalismo, che ritiene una minaccia per l’integrazione sociale e per la preservazione delle tradizioni e dei valori nazionali.
Ciò ha portato a numerose contestazioni e critiche, spesso condite da accuse di razzismo e sessismo. Tuttavia, Peterson ha sempre sostenuto di non essere né razzista né sessista, bensì un difensore dei valori universali dell’individuo e