Nata nel 1944 a St. Albans, un sobborgo di Londra, Jane è stata educata alla Università di St. John dove ha studiato lingua e letteratura francese. Nel 1963, mentre frequentava il programma di studio al Trinity Hall presso l’Università di Cambridge, Jane incontrò Stephen Hawking, che era all’epoca uno studente di fisica.
Iniziarono a frequentarsi e nel 1965 si sposarono. Poco dopo il matrimonio, Stephen fu diagnosticato con la Sclerosi Laterale Amiotrofica o SLA, una malattia del sistema nervoso che avrebbe gradualmente paralizzato il suo corpo e avrebbe impedito la sua capacità di scrivere, parlare-stephen-hawking’ title=’Come fa a parlare Stephen Hawking’>parlare e muoversi.
Come moglie di Stephen, Jane si è dedicata con profondo impegno al supporto e alla cura di suo marito, sia nel contesto familiare che accademico. Ha svolto un ruolo significativo nella pubblicazione della sua opera più famosa, “Una breve storia del tempo”, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Nonostante gli oneri di prendersi cura del marito malato, Jane ha continuato a perseguire il proprio lavoro accademico e la scrittura. Ha pubblicato diversi libri, incluso il suo controverso memoir “Travelling to Infinity: My Life with Stephen”, che ha ispirato un film biografico del 2014 intitolato “La Teoria del Tutto”.
Il libro è stato reso controverso dalla descrizione del matrimonio di Jane con Stephen e le difficoltà incontrate durante la loro lunga e difficile relazione. Molti membri della famiglia Hawking si sono opposti al libro e hanno espresso la loro preoccupazione per l’aspetto della vita privata di Stephen che è stato reso pubblico.
Nonostante ciò, Jane ha continuato a difendere il diritto delle persone con disabilità ad avere una vita normale, ed è stata un’importante voce nel dibattito pubblico su questa questione. Ha fondato e diretto per sette anni la Autism Trust, un ente benefico a sostegno delle persone autistico, e ha lavorato con numerose organizzazioni che promuovono la ricerca sulla SLA e la cura delle malattie neurologiche.
Nel 2017, Jane ha pubblicato “Silent Music”, un romanzo basato sulla vera storia di un sopravvissuto Olocausto. È stato recensito positivamente dai lettori e dalla critica e ha ulteriormente ampliato il lavoro di Jane nell’arte del racconto.
Oggi, Jane vive a Cambridge ed è ancora un’attivista di spicco nella comunità dei disabili. Continua a scrivere e a parlare sui diritti delle persone con disabilità e sulla necessità di includerli nella società maggioritaria. Il suo lavoro serve come un tributo al suo amore e alla sua dedizione a suo marito malato, ma anche come una sfida alla società di accogliere e rispettare chiunque abbia una disabilità.