Isabel Allende Bussi è una scrittrice, giornalista e attivista politica cilena. Nata il 18 gennaio del 1945 a Lima, in Perù, Allende Bussi è la figlia maggiore di un diplomatico cileno, Tomás Allende, e di una donna di origini peruviane, Francisca Llona Barros.

La sua famiglia ha sempre sostenuto la giustizia sociale e la lotta contro le ingiustizie, e Isabel Allende Bussi ha continuato a portare avanti questi valori nella sua vita e nella sua carriera. Nel 1973, contribuì a fondare il Partito Socialista di Cile, e lavorò per il governo di Salvador Allende, il presidente socialista del paese.

Tuttavia, il colpo di Stato militare del 1973 ha cambiato la vita di Allende Bussi in modo radicale. Dopo che suo padre fu imprigionato e poi esiliato dal paese, lei dovette fuggire dal Cile e cercare rifugio in Venezuela. Lì, continuò a lavorare come giornalista e scrittrice, creando un nome per sé stessa in ambito letterario con romanzi come “La casa degli spiriti” e “Paula”.

Allende Bussi è stata spesso criticata per la sua attività politica, soprattutto da coloro che non condividono le sue idee socialiste. Tuttavia, lei non ha mai smesso di sostenere la giustizia sociale e la lotta contro le ingiustizie. Nel 2006, fu eletta al Senato cileno come membro del Partito Socialista, ma decise di dimettersi quattro anni dopo per concentrarsi sulla sua attività politica internazionale.

Oltre alla sua attività politica e letteraria, Isabel Allende Bussi è anche una devota attivista per i diritti umani. È stata una

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