Il terziario francescano è un movimento laicale nato nel XIII secolo, come risposta al desiderio di molti cristiani di vivere un impegno religioso nel mondo, senza ritirarsi in convento. Il movimento, nato in Italia, si diffuse rapidamente in Europa grazie alla predicazione di San Francesco d’Assisi e dei suoi frati.

Il terziario francescano si basa sulla Regola Secunda, una serie di precetti scritti da San Francesco per i laici che desideravano vivere secondo l’ideale evangelico. Tra i principi fondamentali del terziario francescano ci sono la povertà, la preghiera, l’amore per il prossimo e l’impegno nella vita sociale, politica ed economica. Il terziario francescano si propone di unire la vita contemplativa e la vita attiva, seguendo l’esempio di San Francesco, che visse una vita di povertà e di preghiera, ma anche di impegno sociale e politico.

Il terziario francescano ha conosciuto diverse fasi storiche. Nel Medioevo, era un movimento molto diffuso, con una grande presenza sia in città che in campagna. Nel Rinascimento, ebbe una crisi di identità, perché molti terziari si allontanarono dalla spiritualità francescana e si avvicinarono a forme di religiosità più mondane. Nel XIX secolo, il movimento fu riscoperto da San Leonardo da Porto Maurizio, che lo promosse come strumento di rinnovamento spirituale della Chiesa. Nel XX secolo, il terziario francescano si è aperto al dialogo ecumenico e interreligioso, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco e della collaborazione.

Il terziario francescano oggi è presente in tutto il mondo, con migliaia di membri che vivono la loro fede cristiana nella vita quotidiana. In molti paesi, il movimento ha svolto un ruolo importante nella lotta contro la povertà, la violenza e l’ingiustizia sociale. I terziari francescani sono impegnati anche nell’evangelizzazione, nella catechesi, nella formazione spirituale e nella cura dei malati, degli anziani e dei bambini.

Il terziario francescano ha una grande ricchezza spirituale, che si esprime nelle pratiche di preghiera, di meditazione e di contemplazione. I terziari francescani sono chiamati a vivere una vita di povertà, che significa non solo rinunciare ai beni materiali, ma anche alla propria volontà e ai propri desideri egoistici. La povertà francescana è una scuola di umiltà, di gratitudine e di amore per gli altri.

Il terziario francescano è aperto a tutto il popolo di Dio, senza distinzioni di razza, di sesso, di etnia o di condizione sociale. Il terziario francescano accoglie tutti quelli che desiderano seguire l’ideale evangelico e che sono disposti ad impegnarsi nella vita della comunità, nella preghiera e nell’impegno sociale. Il terziario francescano è una comunità di fratelli e sorelle, che si aiutano reciprocamente nel cammino spirituale.

In conclusione, il terziario francescano è un movimento laicale che si propone di unire la vita contemplativa e la vita attiva, seguendo l’esempio di San Francesco d’Assisi. Il terziario francescano ha una grande ricchezza spirituale, che si esprime nella pratica della povertà, della preghiera e dell’impegno sociale. Il terziario francescano è aperto a tutti quelli che desiderano seguire l’ideale evangelico, senza distinzioni di razza, di sesso, di etnia o di condizione sociale. Il terziario francescano è una comunità di fratelli e sorelle, che si aiutano reciprocamente nel cammino spirituale.

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