Il fu Mattia Pascal è uno dei romanzi più noti di Luigi Pirandello, pubblicato per la prima volta nel 1904. Appartenente alla corrente letteraria del Novecento, il libro presenta numerose innovazioni narrative e stilistiche che ne fanno una vera e propria opera d’avanguardia.

Il protagonista del romanzo è Mattia Pascal, un modesto impiegato di biblioteca che vive in provincia, al confine tra Italia e Francia. L’uomo è sposato con una donna che lo tradisce con il cugino, il quale è anche il suo datore di lavoro. Incapace di sopportare l’umiliazione dell’adulterio e delle continue vessazioni da parte del congiunto, Mattia decide di fuggire per rifarsi una vita altrove.

Dopo una serie di vicissitudini, Mattia si ritrova in una cittadina del nord Italia, dove si fa passare per morto, cambiando completamente il suo aspetto fisico e assumendo un nuovo nome. Qui inizia una nuova vita, incontra nuove persone, si innamora e spera di trovare la felicità che gli era stata negata in precedenza.

Tuttavia, ciò che sembra essere l’inizio di una nuova vita felice, si trasforma in una nuova prigione per Mattia, in cui il protagonista si sente intrappolato e incapace di uscire. L’uomo inizia a riflettere sulla propria esistenza e sulla condizione umana, mettendo in discussione il significato della vita e dell’identità stessa.

L’opera di Pirandello, quindi, si configura come una riflessione sull’identità e sulla parte più profonda dell’uomo. Il concetto di identità diviene centrale nella narrazione: Mattia è costretto a farsi un nuovo “io” per liberarsi dalla sua vecchia vita, ma nel nuovo se stesso trova prima di tutto la solitudine e poi la stessa oppressione che gli era toccata in precedenza. L’uomo si sente ancora più solo e disperato di prima, perché incapace di essere se stesso in senso pieno.

L’opera di Pirandello è di una profondità ferita che colpisce il cuore del lettore. La sua scrittura è esempio di un’arte che sfugge alle regole tradizionali del romanzo, utilizzando un nuovo strumento di espressione che mescola narrazione, riflessione e introspezione. Il romanzo diventa uno strumento per riflettere sulla vita, sulla morte e sulla condizione umana, portando il lettore in un viaggio emotivo e intellettuale di grande valore.

In conclusione, Il fu Mattia Pascal è uno dei capolavori della letteratura italiana. Pirandello, già in questa opera, dimostra la sua abilità di scrittore innovativo e capace di esplorare le profondità dell’animo umano. La figura del protagonista, la cui vita viene stravolta dalle circostanze, diventa una metafora della fragilità dell’identità umana e dell’incapacità di afferrare il senso della vita. Questo libro è quindi consigliato a chi vuole riflettere sulla propria esistenza e sulle contraddizioni della condizione umana.

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