Il film si svolge durante gli anni ’70, durante la presidenza di Richard Nixon. Katherine Graham (interpretata da Meryl Streep) è la proprietaria e l’editrice del Washington Post, che fino a quel momento era stato un giornale di provincia. Ben Bradlee (interpretato da Tom Hanks) è il redattore capo del giornale e desidera ardentemente che il Washington Post diventi un punto di riferimento per il giornalismo investigativo nazionale.
La trama si sviluppa quando il governo americano, sotto la presidenza di Nixon, decide di classificare il rapporto nota come Pentagon Papers; un documento che rivela gli intrighi e i segreti di stato durante la Guerra del Vietnam. Un funzionario del Pentagono di nome Daniel Ellsberg (interpretato da Matthew Rhys) decide di far trapelare il documento alla stampa, e sia il New York Times che il Washington Post ottengono copie del rapporto.
La decisione di pubblicare i Pentagon Papers mette il giornalismo a diretto scontro con il governo. Katherine Graham si trova di fronte a una scelta difficile: pubblicare il rapporto e rischiare una causa legale che potrebbe compromettere la sopravvivenza del Washington Post, oppure obbedire alle pressioni politiche e restare in silenzio. La sua decisione avrà conseguenze di vasta portata sulla libertà di stampa e sulla democrazia americana.
Il film esplora in modo coinvolgente il dilemma morale che i giornalisti devono affrontare quando si tratta di pubblicare informazioni delicate che potrebbero mettere a rischio vite umane o danneggiare la sicurezza nazionale. La lotta tra il dovere di informare e il dovere verso la società è al centro del dibattito etico sollevato dal film.
Meryl Streep offre una straordinaria interpretazione di Katharine Graham, portando sullo schermo la sua autenticità, il suo coraggio e la sua complessità come donna in una posizione di potere in un mondo maschilista. Tom Hanks è altrettanto convincente nel ruolo di Ben Bradlee, mostrando determinazione e passione per la verità giornalistica.
La sceneggiatura scritta da Liz Hannah e Josh Singer cattura fedelmente l’atmosfera degli anni ’70 e l’importanza storica dei fatti narrati. La regia di Steven Spielberg porta la giusta intensità e suspense, mantenendo lo spettatore incollato allo schermo.
Il film Pentagon Papers è un viaggio coinvolgente nella storia del giornalismo americano, che offre un potente messaggio sull’importanza di una stampa libera e indipendente per mantenere una società democratica. Ci ricorda che il giornalismo investigativo può essere un faro di luce in un mondo oscuro, esponendo la verità e tenendo i potenti responsabili delle loro azioni.
In definitiva, “Pentagon Papers” è un film coinvolgente che rappresenta una pietra miliare nel giornalismo e nella storia americana. Con una sceneggiatura solida, una regia magistrale e interpretazioni eccellenti, il film ci fa riflettere sulla responsabilità sociale della stampa e sull’importanza di difendere la libertà di parola.