La figura di Icaro, infatti, è uno dei miti più famosi della cultura ellenica: il giovane figlio di Dedalo, costretto in esilio sull’isola di Creta, si costruì delle ali di cera e piume per fuggire. Il padre gli aveva però imposto di non volare troppo vicino al sole, per non sciogliere la cera delle ali, né troppo in basso, per non bagnarsi eccessivamente e perdere la capacità di volare. Icaro, preso dalla frenesia del volo, decise di avvicinarsi al sole e cadde in mare, dove annegò.
La canzone di Renato Zero si rifà a questo mito per parlare delle fragilità dell’uomo e della sua tendenza a volare troppo in alto, mettendo a rischio la propria esistenza. Il testo è quasi visionario e onirico, con immagini forti e suggestive che colpiscono l’immaginazione dell’ascoltatore: “un uomo che vola non è mai solo”, “tutta la città accompagna il suo volo”, “tieniti pronta, città, lo vedrai cadere come un falco ferito”.
Renato Zero ci presenta un Icaro moderno, che non ha ali di cera ma si sente ugualmente imperfetto e fragile, alla ricerca di un senso nella vita. Il volo, in questo caso, diventa un simbolo di libertà e di speranza, ma anche di pericolo e di morte. L’artista sembra dirci che l’ambizione e la voglia di affrontare le sfide della vita sono importanti, ma devono essere tenute sotto controllo per evitare di cadere, come Icaro, nel vuoto senza fine.
La canzone ha un arrangiamento particolarmente riuscito, con un’alternanza di parti cantate e strumentali che creano un effetto crescente e coinvolgente. La voce di Renato Zero è potente e intensa, capace di trasmettere al pubblico l’emozione e la forza delle parole.
“Icaro” rappresenta uno dei momenti più alti della discografia di Renato Zero, un artista che ha saputo raccontare la società italiana con grande sensibilità e intelligenza. La canzone, a più di quarant’anni dalla sua uscita, resta ancora oggi un classico della musica italiana, capace di emozionare e ispirare nuove generazioni di ascoltatori.
In conclusione, “Icaro” è un brano che ha segnato la carriera di Renato Zero e ha rappresentato un momento di grande sperimentazione e creatività per la musica italiana degli anni ’70. La figura di Icaro, simbolo della caduta dell’uomo, diventa qui una metafora della ricerca della felicità e della libertà, ma anche della consapevolezza dei propri limiti e della propria mortalità. Un messaggio profondo e universale che, ancora oggi, ci invita a guardare al futuro con coraggio e realismo.