La sua attività di lotta alla mafia iniziò in maniera decisa a partire dal 1982, quando venne nominato sostituto procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, guidata da Rocco Chinnici. In quest’ambito, Falcone si dedicò alla raccolta di prove e alla prosecuzione di diversi processi a carico di esponenti della criminalità organizzata, tra cui il boss Salvatore Riina. Fu proprio questo lavoro che lo portò a essere considerato una delle principali personalità del movimento antimafia italiano.
Nel 1992, dopo aver conseguito importanti successi nella lotta alla mafia, Falcone venne ucciso insieme alla moglie, alla madre e alla scorta, in un attentato dinamitardo sulla strada che collega l’aeroporto di Palermo al centro della città. L’attentato venne attribuito alla mafia e in particolare al clan dei Corleonesi, guidato da Salvatore Riina. La morte di Falcone suscitò una forte reazione nell’opinione pubblica italiana e portò alla cosiddetta “Primavera di Palermo”, una serie di manifestazioni e incontri pubblici che spinsero le istituzioni a intensificare la lotta alla mafia.
La figura di Giovanni Falcone è stata oggetto di numerosi studi e di diverse opere artistiche, tra cui film, libri e documentari. La sua attività e il suo sacrificio sono stati riconosciuti a livello nazionale e internazionale, tanto che nel 1993 la Commissione europea ha istituito il Premio europeo per la lotta contro il crimine organizzato, intitolato proprio a Falcone. Inoltre a Palermo gli è stata dedicata una piazza, una scuola e un museo.
La morte di Falcone rappresentò un momento di svolta nella storia della lotta alla mafia in Italia. In seguito all’attentato, infatti, le istituzioni italiane aumentarono gli sforzi nella lotta alla criminalità organizzata, che in quegli anni aveva raggiunto una grande potenza e uno straordinario potere di penetrazione nella vita pubblica e privata del Paese. La figura di Falcone divenne simbolo delle cosiddette “Brigate rosse del diritto”, costituite da magistrati, avvocati, giornalisti e altri professionisti che si impegnarono in prima persona nella lotta alla mafia.
Giovanni Falcone, dunque, rappresenta una delle figure più importanti della storia italiana degli ultimi decenni, un simbolo della lotta contro la criminalità organizzata e un esempio di integrità e professionalità nel mondo della magistratura. La sua memoria resta viva in Italia e nel mondo intero, come testimoniato dalle numerose iniziative e attività promosse in suo onore.