Nato a Verona nel 1625, Cavalli si trasferì a Milano da giovane per studiare scultura sotto la guida di Francesco Maria Rusca, uno dei principali artisti del tempo. In seguito, nel 1653, fu assunto come scultore di corte dalla famiglia dei duchi di Milano, per la quale creò numerose opere di carattere religioso e decorativo.
Tra le opere più significative di Gian Giacomo Cavalli si possono citare la facciata della chiesa di San Fedele a Milano, che realizzò insieme al pittore Giovanni Battista Crespi, la fontana di Piazza San Babila e quella di Piazza Fontana, entrambe a Milano, e la scultura di San Carlo Borromeo per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria presso San Satiro.
Ma Cavalli non si limitò alle opere religiose e decorativo-architettoniche. Tra le sue sculture più celebri troviamo anche quella di Carlo Spinola, una grande statua equestre che oggi si trova presso il Palazzo Reale di Milano, e quella di Carlo Emanuele II, realizzata per la città di Torino.
Di Gian Giacomo Cavalli si potrebbe dire che era uno scultore completo: aveva una grande sensibilità artistica, una tecnica eccellente e una profonda conoscenza delle tradizioni classiche. Lavorava spesso in collaborazione con altri artisti, soprattutto architetti e pittori, e questo gli consentiva di fondere con grande armonia la scultura con l’architettura e con la pittura.
Nel corso della sua carriera, Cavalli fu molto apprezzato anche dai suoi contemporanei, che avevano riconosciuto il suo talento e il suo genio artistico. Lo storico dell’arte Stefano Tumidei, ad esempio, ha definito Cavalli “uno scultore di grande intelligenza e maestria, in grado di conferire alle sue opere un’alta tensione espressiva e un grande impatto emotivo”.
Nonostante l’importanza della sua opera, Gian Giacomo Cavalli è stato a lungo una figura poco conosciuta dalla critica e dal grande pubblico. Solo negli ultimi decenni si è riscoperto il suo genio artistico e si sono organizzate numerose mostre e retrospettive per far conoscere al pubblico le sue opere.
Oggi, la vera grandezza di Gian Giacomo Cavalli è riconosciuta proprio grazie alla bellezza e alla straordinaria qualità delle sue sculture, che rappresentano un momento fondamentale della storia dell’arte in Italia nel XVII secolo e che ancora oggi sono ammirate e studiate da critici e amatori di tutto il mondo.