Il sommergibile è stato costruito negli stabilimenti OTO Melara di La Spezia, ed è stato commissionato dalla Regia Marina. All’epoca, la costruzione di un sottomarino era essenziale per la marina italiana, perché voleva espandere il suo controllo sul Mediterraneo.
Il Galileo Ferraris ha una lunghezza di 60,2 metri e una larghezza di 6,3 metri. La sua velocità massima è di 15 nodi in superficie e 8,5 nodi in immersione. La sua autonomia in immersione è di 45 ore, mentre in superficie può navigare fino a 9.000 miglia nautiche.
Il sommergibile era equipaggiato con una vasta gamma di armamenti, tra cui due tubi lanciasiluri da 533 mm e un cannone da 102 mm. Il personale era composto da 6 ufficiali e 44 marinai, ed aveva un’alta capacità di resistenza al fuoco nemico.
Durante la seconda guerra mondiale, il Galileo Ferraris ha svolto numerose missioni per il servizio di guerra della marina italiana. Nel 1940, ha partecipato all’operazione Compass, un’invasione britannica dell’Africa del Nord che ha portato alla cattura di oltre 130.000 prigionieri italiani.
Nel corso del 1941 e del 1942, il Galileo Ferraris ha affondato diverse navi britanniche e greche. Tuttavia, il 17 settembre 1942, il sommergibile è stato colpito da un aereo nemico e danneggiato irreparabilmente. Il comandante, Adriano Bausan, ha deciso di autoaffondarlo per evitare che ricadesse nelle mani nemiche.
In totale, il Galileo Ferraris ha navigato per 49 missioni di guerra, per un totale di 57.205 miglia nautiche. Ha affondato 7 navi nemiche, causando la morte di 35 membri dell’equipaggio.
Oggi, il Galileo Ferraris è diventato un simbolo della forza e del coraggio della marina italiana durante la seconda guerra mondiale. È anche un ricordo del contributo di Galileo Ferraris alla scienza e alla tecnologia.
In conclusione, il Galileo Ferraris è stato un sommergibile di grande importanza per la marina italiana durante la seconda guerra mondiale. Ha svolto numerose missioni di guerra, affondando numerose navi nemiche. Oggi, il sommergibile rappresenta un importante simbolo di coraggio e forza per la marina italiana e l’intero paese.