Le Fosse Marianne sono una delle meraviglie più affascinanti e misteriose della Terra. Situate nell’Oceano Pacifico occidentale, queste sono considerate il punto più profondo degli oceani, raggiungendo una profondità di oltre 11.000 metri. Scoperte nel 1875 durante una spedizione scientifica, le Fosse delle Marianne hanno suscitato grande interesse e curiosità tra gli scienziati di tutto il mondo.

Il nome “Fosse delle Marianne” si riferisce alla vicinanza con l’isola di Marianne nel gruppo delle Isole Marianne settentrionali. Questa regione oceanica è caratterizzata da un complesso sistema di canyon sottomarini, creste e fosse. La Fossa delle Marianne è la più profonda tra queste e si estende per circa 2.500 chilometri.

La caratteristica principale delle Fosse delle Marianne è la omonima, conosciuta anche come Fossa delle Marianne. Questa stretta fessura nel fondale oceanico è lunga circa 2.550 chilometri e larga 69 chilometri. La sua profondità assoluta è raggiunta nella parte meridionale, dove si trova il famoso punto più profondo del pianeta, chiamato “Challenger Deep”. Questa parte della fossa raggiunge una profondità incredibile di 11.034 metri.

Le Fosse delle Marianne si sono formate a causa della collisione tra due placche tettoniche, la placca delle Filippine e la placca del Pacifico. Questo movimento convergente ha causato una zona di subduzione, dove la placca delle Filippine si sta sprofondando sotto la placca del Pacifico. La formazione delle Fosse delle Marianne è il risultato di questo processo di subduzione.

Le particolari condizioni in queste profonde fosse hanno reso possibile la sopravvivenza di forme di vita uniche ed estremamente adattate alle enormi pressioni e alle basse temperature. Gli organismi che abitano queste profondità sono spesso ciechi e dotati di organi sensoriali altamente specializzati per individuare il cibo. Le specie che si trovano nelle Fosse delle Marianne includono invertebrati come polpi, crostacei e anemoni di mare.

La prima spedizione a esplorare la Fossa delle Marianne è stata condotta nel 1951 dall’United States Navy. Utilizzando il battello da ricerca tedesco HMS Challenger II, gli scienziati hanno condotto misurazioni e raccolto campioni dal fondo dell’oceano. Da allora, sono state effettuate molte altre spedizioni, utilizzando sofisticati sottomarini e robot operati a distanza, per ottenere una comprensione più approfondita delle Fosse delle Marianne.

Le Fosse delle Marianne sono uno dei luoghi di maggior interesse per gli scienziati che studiano sia l’oceano profondo che la vita marina. La grande profondità e la ricchezza di biodiversità presenti in queste fosse offrono un’opportunità unica per studiare gli effetti del cambiamento climatico, l’evoluzione delle specie e l’adattamento alla vita in condizioni estreme.

Nonostante le difficoltà tecniche e logistiche legate alla profondità delle Fosse delle Marianne, gli scienziati continuano ad approfondire le loro conoscenze su questo affascinante e misterioso ecosistema. Le scoperte fatte finora hanno rivelato un mondo sconosciuto e incredibile, che ci aiuta a comprendere meglio la complessità e la bellezza dei nostri oceani.

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