La differenza di potenziale, anche nota come tensione, è una grandezza elettrica che descrive la quantità di energia necessaria per spostare una carica attraverso un circuito elettrico da un punto a un altro.

Per comprendere la differenza di potenziale, possiamo immaginare un circuito elettrico come un lungo tratto di conduttori metallici attraverso i quali scorrono elettroni.

All’interno di questo sistema, la tensione è la forza che spinge gli elettroni da un punto all’altro.

Ad esempio, prendiamo una batteria: essa essenzialmente crea una differenza di potenziale tra un terminale positivo e uno negativo, e questa differenza di potenziale spinge gli elettroni attraverso i conduttori del circuito.

La differenza di potenziale viene misurata in volt (V) ed è una grandezza scalare: questo significa che essa descrive solo l’entità della tensione, e non la sua direzione.

Per esempio, se ci troviamo in un circuito elettrico a 12V, ciò significa che esiste una differenza di potenziale tra due punti nel circuito che corrisponde a 12 volt.

Ma non ci viene detto se questi 12V si riferiscono al terminale positivo della batteria rispetto al negativo, o viceversa.

La differenza di potenziale è una grandezza fondamentale nella fisica e nell’ingegneria elettrica, perché essa influenza il comportamento dei circuiti elettrici.

Ad esempio, la legge di Ohm afferma che la corrente elettrica (cioè il flusso di elettroni attraverso il circuito) varia in modo proporzionale alla differenza di potenziale: maggiore è la tensione, maggiore è la corrente.

Tuttavia, in ambito pratico, la differenza di potenziale non rimane costante in un circuito elettrico. Ad esempio, noi possiamo immaginare di avere due resistenze collegate in serie tra i terminali di una batteria.

In questo caso, attraveso la prima resistenza passerà una corrente elettrica che provocherà una caduta di tensione ai suoi capi, facendola diventare una resistenza “attiva”.

La tensione a questo punto risulterà inferiore alla tensione della batteria, e la differenza di potenziale tra i due terminali diminuirà.

Questo significa che, se volessimo calcolare l’effettiva tensione nel circuito, dovremmo sommare le tensioni ai capi delle due resistenze.

In altre parole, la formula da utilizzare è:

V_totale = V_1 + V_2

dove V_1 e V_2 sono le tensioni ai capi delle due resistenze.

In definitiva, la differenza di potenziale è una grandezza fondamentale nella fisica e nell’ingegneria elettrica, che descrive la forza che spinge gli elettroni attraverso i circuiti elettrici.

Essa è misurata in volt ed è fondamentale per il calcolo della corrente elettrica.

Tuttavia, in ambito pratico, essa può variare all’interno del circuito a causa delle resistenze presenti, e pertanto è importante calcolare l’effettiva tensione ai capi del circuito sommando le tensioni ai capi delle singole resistenze.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
Quanto è stato utile questo articolo?
0
Vota per primo questo articolo!