Dalla mia

La finestra di casa mia è forse il mio luogo preferito, là dove sempre trovo rifugio, là dove mi concedo qualche minuto di relax, osservando il mondo che passa, che scorre, che cambia. Eppure è solo una finestra, una finestra del mio appartamento al terzo piano, una finestra che sì, espone un panorama citadino, ma comunque solo un panorama.

Ma la finestra non è solo una semplice finestra con il vetro appannato, no, la finestra rappresenta un po’ di più. Mi fa attraverso la mia immaginazione, la vita all’interno dei palazzi vicini, dove ognuno ha la sua vita, le sue abitudini, le sue manie. Leggere, lavorare, incontrare amici e parenti, assistere a giochi e divertimenti dei bambini, discutere su cose come la fede, la politica e lo sport, piangere e ridere. C’è tanta vita al di là della mia finestra!

La mia finestra è il punto di incontro tra il mio mondo e quello fuori, un punto di vista dove posso osservare la vita quotidiana, che si svolge in silenzio, incluso il passaggio degli uccelli, configurando la scena urbana in un’altra cosa, generando ancora di nuovo scenari, in cui la sguardo emozioni.

La mia finestra è una finestra della mia anima. Un secondo io, che osserva la vita al di fuori, consapevole del mondo intorno a me, ma in qualche modo separato. Da essa, vedo le cose in modo diverso e un po’ più profondo, come se ci fosse un’altra dimensione nascosta tra i muri del palazzo.

La finestra, quindi, è molto più di una semplice apertura all’esterno, è un mondo compatto, che mi dà prospettive diverse, che mi connette con il resto del mondo, che mi ispira, di volta in volta, a scrivere un po’ di più nella mia vita, non smettendo mai di sorprendermi con un nuovo espetacolo, una nuova serie di immagini, un nuovo giorno da vivere.

Sembra incredibile cosa un’apertura in muratura possa fare per noi. Ma ogni volta che guardo fuori dalla mia finestra, mi sento grata di esserne la proprietaria, per tutti i tesori che mi consente di raccogliere. E poi scorgo anche il cielo azzurro, che mi ricorda del mondo al di fuori delle mura, il mondo che vive, che respira, che pulsa. E questo è abbastanza per farmi sentire viva anch’io.

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