I Vangeli sono quattro: Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Essi furono scritti in un periodo che va dal I al II secolo d.C. Sebbene siano stati assegnati ai loro autori omonimi, gli studiosi moderni mettono in dubbio l’attribuzione diretta di tali autori ai Vangeli.
La formazione dei Vangeli ha una base storica e teologica. Secondo gli studiosi, le prime comunità cristiane utilizzavano tradizioni orali per tramandare la vita e gli insegnamenti di Gesù. Queste tradizioni furono stabilizzate e scritte dai , offrendo una visione coerente e unificata degli eventi.
L’evangelizzazione delle prime comunità cristiane si basava su queste tradizioni, che venivano trasmesse di generazione in generazione. Tuttavia, col passare del tempo, le comunità si resero conto che era necessario mettere per iscritto tali tradizioni per evitare la deformazione o la perdita di informazioni importanti.
Gli studiosi ritengono che Marco sia stato il primo Vangelo scritto, tra la fine del I secolo e l’inizio del II secolo d.C. Marco si basò su tradizioni orali e scritte per redigere la sua narrazione dei fatti. Egli era probabilmente un accompagnatore di Pietro, uno degli Apostoli di Gesù. Il Vangelo di Marco è noto per la sua brevità e stile diretto.
Gli altri tre Vangeli, Matteo, Luca e Giovanni, furono scritti successivamente, probabilmente tra il I e il II secolo d.C. Tali autori erano a conoscenza del Vangelo di Marco e si basarono su di esso, integrandolo con informazioni aggiuntive e riflessioni teologiche.
Matteo, che era molto probabilmente un apostolo di Gesù, scrisse il suo Vangelo per un pubblico ebraico cristiano. La sua narrativa si concentra sulla proclamazione del Regno di Dio da parte di Gesù e sul suo adempimento delle profezie dell’Antico Testamento.
Luca, un compagno dell’apostolo Paolo, scrisse per un pubblico di gentili convertiti al Cristianesimo. Il suo Vangelo si caratterizza per l’attenzione dedicata ai poveri, agli emarginati e alle donne. Inoltre, è noto per il suo racconto accurato e dettagliato della nascita di Gesù.
Giovanni, che era anch’egli apostolo di Gesù, scrisse l’ultimo dei Vangeli, probabilmente attorno al II secolo d.C. Il suo scopo era quello di sottolineare la divinità di Gesù e la sua importanza come “Verbo” incarnato. Il Vangelo di Giovanni presenta alcune differenze significative rispetto agli altri tre Vangeli, offrendo un’interpretazione teologica unica.
In conclusione, i Vangeli si formarono attraverso una combinazione di tradizioni orali e scritte, tramandate e sistematizzate dalle prime comunità cristiane. Marco fu il primo a scriverne uno, seguito da Matteo, Luca e Giovanni. Ogni Vangelo ha la sua peculiarità teologica e il suo pubblico specifico, offrendo una visione completa e variegata della vita di Gesù Cristo.