Prima di tutto, è importante selezionare un lievito adatto per la produzione del vino. Esistono diverse varietà disponibili sul mercato, ognuna con caratteristiche specifiche che influenzeranno il profilo aromatico e la qualità del vino prodotto. Si possono trovare lieviti adatti per vini bianchi, rossi o per mosti di uva particolari.
Una volta selezionato il lievito, è necessario prepararlo per renderlo attivo prima della fermentazione. La maggior parte dei lieviti vengono venduti come colture secche attive (CSA) o come colture liquide. Per i lieviti in polvere, basterà seguire le istruzioni riportate sulla confezione per reidratarli correttamente. Di solito, si consiglia di utilizzare acqua sterilizzata o a basso contenuto di cloro per reidratare i lieviti.
Invece, se si utilizza una coltura liquida, è necessario fare una starter culture o una coltura . Questo processo prevede la creazione di un ambiente favorevole per far crescere i lieviti. Si mescola una piccolissima quantità di lievito con una soluzione di zucchero e acqua sterilizzata e si lascia riposare a temperatura controllata per qualche giorno. Questo permette ai lieviti di moltiplicarsi e aumentare la loro attività metabolica.
Una volta che i lieviti sono pronti, possono essere inoculati nel mosto. È importante controllare la temperatura del mosto durante l’inoculazione, in quanto temperature troppo alte o troppo basse possono influire sulla vitalità dei lieviti. In generale, si cerca di mantenere una temperatura compresa tra i 20°C e i 25°C per una fermentazione ottimale.
Durante il processo di fermentazione, i lieviti convertiranno gli zuccheri del mosto in alcool e anidride carbonica, prodotti che contribuiranno alla formazione degli aromi caratteristici del vino. Durante questa fase, è fondamentale controllare attentamente la fermentazione, monitorando la temperatura e assicurandosi che avvenga correttamente. In caso contrario, possono verificarsi problemi come fermentazioni bloccate o anomale.
Una volta completata la fermentazione, i lieviti si depositano sul fondo del recipiente di fermentazione formando il cosiddetto “sedimento”. A questo punto, il vino può essere travasato per separare il liquido dai lieviti depositati. Questa operazione, chiamata chiarificazione, contribuirà a migliorare la limpidezza del vino.
In conclusione, la preparazione del lievito per il vino richiede attenzione e precisione. Dalla scelta del lievito appropriato alla reidratazione o alla creazione di una coltura madre, ogni passaggio è fondamentale per ottenere un risultato di qualità. Una fermentazione corretta e controllata permette di mantenere il profilo aromatico desiderato del vino, garantendo al contempo una buona stabilità. Se si desidera produrre un vino fatto in casa, la preparazione accurata del lievito è un passo imprescindibile che non può essere trascurato.