Innanzitutto, scegliere il luogo perfetto dove piantare i semi è fondamentale per la buona riuscita della coltivazione. I girasoli prediligono i terreni ben drenati, soleggiati e senza ristagni d’acqua: è bene evitare di piantarli in posizione ombreggiata o in luoghi troppo umidi.
Una volta scelto il terreno ideale, si può procedere con la semina dei semi in primavera, quando il clima comincia a essere mite e con temperature sopra i 15 gradi. La semina va effettuata ad una profondità di circa 2-3 cm, a una distanza di circa 30 cm l’uno dall’altro. In generale, si può piantare il girasole per tutto il mese di maggio e fino a metà giugno.
Anche se i girasoli sono piante resistenti, è importante evitare di irrigare troppo i semi appena piantati, per evitare il ritardo nella germinazione o addirittura il marciume della radice. Si consiglia quindi di innaffiare poco, soprattutto fino a quando non sono spuntate le prime foglie vere.
Dopo la germinazione, i girasoli avranno bisogno di essere sfilettati: si tratta di eliminare le piante più deboli, lasciando solo quella più vigorosa in ogni buca. In questo modo, si potrà dare maggiore spazio e risorse alla pianta che prolifera maggiormente.
La concimazione è un’altra fase importante del processo di coltivazione dei girasoli. Essendo piante abbastanza rustiche, in genere non richiedono particolari fertilizzazioni: tuttavia, se si vuole farli crescere più velocemente e con fiori più grandi, si può utilizzare un concime specifico per piante da fiore, da somministrare una volta al mese durante la fase di crescita.
Ogni tanto, è anche possibile praticare lo svettamento, ovvero la potatura delle foglie inferiori della pianta: ciò consentirà un maggiore afflusso di luce e di aria alla base della pianta, favorendo il processo di fotosintesi e contribuendo a mantenere la pianta più asciutta e in salute.
Infine, il momento della raccolta del girasole è un momento molto atteso. Il momento ideale per raccogliere il fiore varia a seconda del periodo di semina: solitamente, si può procedere alla raccolta quando il fiore è completamente aperto e le corolle esterne sono rivolte verso l’esterno. A questo punto, si può tagliare il gambo alla base del fiore e appenderlo a testa in giù, per consentire alla pianta di essiccare completamente.
In conclusione, la coltivazione dei girasoli può essere un’attività molto soddisfacente e relativamente semplice, ma richiede cura e attenzione in ogni fase. Seguendo questi semplici consigli, potremo coltivare i nostri girasoli in modo ottimale, ottenendo fiori grandi e vigorosi dal colore brillante e solare.