Lo sguardo attento e la grinta d’una professionista che porta con sé la passione per il cibo, Chiara giunge nella sala dell’evento Identità Golose del 2018, una delle maggiori convention gastronomiche in Italia e in Europa.
Identità Golose è una vetrina per chef e appassionati del settore culinario, una piattaforma importante di condivisone e di scambio per gli innovatori della cucina. Ed ecco, stella della serata, il suo ingresso inaspettato.
La ricercatrice, speaker e scrittrice Chiara ci ha concesso un’intervista esclusiva per parlare della sua esperienza nel mondo della gastronomia, in cui si è specializzata, riuscendo ad affermarsi come una vera e propria esperta.
La sua passione per il cibo ha radici lontane, dalla famiglia dove sua madre, di origini napoletane, ha saputo trasmetterle la cultura culinaria del suo territorio. Con il tempo, il suo interesse è diventato sempre più forte e ha condotto la nostra intervistata a dedicarsi al benessere alimentare.
La cucina è stata il modo per coniugare la sua passione per la ricerca scientifica: verrà pubblicato a breve un libro per il grande pubblico intitolato “Mangiare intelligente”, che darà consigli utili a chi si vuole approcciare ad un’alimentazione sana, equilibrata e varia, senza rinunciare al gusto.
Con Chiara, abbiamo parlato anche delle sue osservazioni sui cambiamenti nelle abitudini alimentari degli italiani. La diffusa informazione sul cibo e sull’alimentazione ha fatto sì che crescesse la consapevolezza sul valore nutritivo degli alimenti, come frutta e verdura, ma anche degli effetti delle quantità e delle modalità di cottura sul nostro organismo.
Oggi, non si tratta solo di nutrirsi per soddisfare la fame, ma di scegliere attivamente cosa mangiare per un benessere psicofisico.
La nostra intervistata ha evidenziato l’importanza del rapporto tra produttori e consumatori in questo cambiamento, sottolineando la necessità di conoscere l’origine delle materie prime, la loro stagionalità e i metodi di coltivazione.
Chiara ha richiamato l’attenzione sull’origine italiana dei prodotti alimentari e sulla necessità di valorizzare la biodiversità delle nostre regioni, per portare avanti una produzione sostenibile e garantire la diversità dell’offerta culinaria.
La degustazione di prodotti italiani tradizionali e artigianali, il mercato degli agricoltori e le relative visite alle fattorie offrono la possibilità di avere un contatto diretto con il produttore e di sperimentare gusti autentici e genuini.
“Non è solo importante sapere il valore nutrizionale di un alimento, ma anche il valore culturale che esso racchiude. Il cibo in Italia è una forma di connessione sociale, un momento d’incontro e di identità. Scoprire le tradizioni culinarie della propria regione e di quelle limitrofe per conoscere la storia alimentare dell’Italia è un viaggio che va fatto”, racconta Chiara.
Il cibo e la storia di un paese sono indissolubilmente legati in una narrazione che va narrata e vissuta. I produttori locali nel rispetto delle prerogative territoriali, delle tradizioni e della cultura possono costruire un’offerta di eccellenza per portare avanti l’identità del nostro paese.
Chiara ci ha insegnato molto su come l’alimentazione sia un atteggiamento consapevole e responsabile nei confronti di se stessi e degli altri. Alla base di tutto ciò, c’è la volontà di migliorarsi, di conoscere e di approfondire le proprie conoscenze.
Concludiamo qui un’intervista che ci ha lasciato pensierosi sulle nostre scelte quotidiane e ringraziamo la nostra intervistata per la grande passione con cui ha espresso concetti che, nonostante siano rimasti saldi negli anni, vanno recuperati e valorizzati in virtù dell’importanza che essi rivestono per il nostro paese.