Ma quella sera Carlo aveva un diverso carico nel suo carretto. Stava trasportando un mucchio di legna che aveva tagliato in campagna durante la settimana. Era stanco e sudato, ma non aveva ancora finito il suo compito. Doveva guidare fino alla parrocchia del paese per pregare.
Carlo era un uomo molto religioso e la sua fede lo sosteneva in ogni aspetto della vita. Era importante per lui pregare ogni giorno e ringraziare Dio per i doni che gli aveva dato. E così, nonostante la stanchezza, Carlo decise di andare alla chiesa.
Guidò attraverso le strade strette del paese, il suo carretto rimbalzando sulle pietre del pavimento. Arrivò alla chiesa e scese dal carretto, spostando il carico di legna sul marciapiede. Guardò verso l’ingresso della chiesa e vide il prete, padre Giuseppe, che stava chiudendo la porta.
Carlo corse verso di lui e gli chiese di accoglierlo, anche solo per un paio di minuti, per pregare. Padre Giuseppe sapeva chi era Carlo e sapeva di quanto fosse importante la preghiera per lui. Così, gli permise di entrare nella chiesa.
Carlo entrò nella chiesa, si inginocchiò e pregò. Pregò per la sua famiglia, per il lavoro che faceva ogni giorno, per la salute dei suoi amici e per il perdono dei suoi peccati. Pregò per ringraziare Dio di averlo protetto e per chiedere la sua protezione anche per il futuro.
Mentre pregava, Carlo sentì che la stanchezza gli si stava allentando. Si sentì più leggero e sereno, sentì che Dio lo stava ascoltando. Era grato di essere in quel luogo e di avere l’opportunità di pregare, anche se solo per pochi minuti.
Dopo aver finito di pregare, Carlo si alzò e uscì dalla chiesa. Prese il carretto e caricò di nuovo la legna, pronto a tornare a casa. Era ancora stanco, ma ora si sentiva fortificato dalla preghiera che aveva appena fatto. Poteva sentirsi in pace con sé stesso e con il mondo intero, e sapeva che le preghiere che aveva offerto sarebbero state ascoltate.
Carlo sorrideva mentre tirava il suo carretto, guardando il cielo. Era grato per la sua fede e per la possibilità di pregare quando ne aveva bisogno. Era grato per il prete che gli aveva permesso di entrare nella chiesa e di pregare quel giorno. Era grato per la vita che aveva e per le persone che lo circondavano. Sapeva che la preghiera era la forza che lo guidava attraverso ogni giorno della sua vita.
E così, Carlo continuò a pregare, ogni giorno, e continuò a portare legna e frutta al mercato del paese. Continuò a vivere la sua vita con modestia e semplicità, sempre grato per quello che aveva e per quello che gli veniva dato. E sapeva che la preghiera era il filo che teneva tutto insieme, la forza che lo univa a Dio.