La sua formazione gli permise di distinguersi subito come uno dei maggiori esponenti della cultura italiana dell’epoca, grazie ai suoi scritti e alle sue pubblicazioni, che lo portarono a conoscere personalmente molti dei grandi intellettuali dell’epoca, come Giuseppe Mazzini, Vincenzo Monti, Silvio Pellico e molti altri.
Fu proprio grazie alla sua vicinanza alle idee mazziniane che Cattaneo decise di dedicarsi interamente alla causa dell’unificazione italiana, che egli considerava un’opera di fondamentale importanza per il futuro del nostro paese.
Iniziò a frequentare le riunioni dei patrioti italiani a Milano, dove si faceva propaganda per la causa dell’indipendenza e della libertà, e qui conobbe personalmente molti dei protagonisti della lotta risorgimentale, come Gabriele D’Annunzio, Giosuè Carducci e Vittorio Emanuele II.
La sua fama di grande intellettuale gli permise di assumere numerosi incarichi istituzionali, tra cui quello di redattore del giornale repubblicano Il Politecnico, che fondò insieme a Mazzini nel 1848 e che utilizzò come veicolo per la diffusione delle idee del liberalismo e del nazionalismo italiani.
Già dalla metà del XIX secolo, Carlo Cattaneo era un uomo dedito alla ricerca storica, alle sue grandi doti di scrittura e alla pubblicazione di articoli. Nel 1858 pubblicò il celebre saggi “Considerazioni sul principio del Collegio elettorale”, in cui affermò che la forma di governo ideale per l’Italia era quella di una monarchia costituzionale.
Ma la sua opera più importante è senza dubbio “La rivoluzione del 1848”, una vera e propria analisi dettagliata degli eventi che portarono alla caduta del Regno di Sardegna e che rappresentò quella che fu senza dubbio la visione più chiara e lucida degli eventi dell’epoca. Il libro fece scalpore, anche perché conteneva critiche pesanti all’operato di alcuni personaggi della nobiltà del Regno di Sardegna, ma allo stesso tempo rese celebre Cattaneo a livello internazionale.
Cattaneo fu, inoltre, un grande studioso della storia italiana, e la sua attenzione si rivolse soprattutto alla storia delle città. In particolare, fu molto interessato alla storia di Milano, la città nella quale aveva trascorso gran parte della sua vita e alla quale continuava a dedicare numerosi studi e pubblicazioni.
Le sue opere sono impregnate della sua profonda conoscenza della storia italiana, unita alla sua capacità di vedere le cose da una prospettiva innovativa e originale. Cattaneo fu, insomma, un intellettuale di grandi virtù e uno dei pensatori più illuminati dell’epoca. La sua figura rimane ancora oggi un esempio di dedizione e impegno nella lotta per il progresso e la giustizia sociale.