Schmitt è particolarmente famoso per le sue teorie sul concetto di sovranità. Nel suo libro “Teologia Politica”, pubblicato nel 1922, Schmitt argomenta che il potere politico deve essere basato su una decisione di autorità, che è l’essenza della sovranità. Egli sostiene che questa decisione deve essere indipendente da qualsiasi regola o costituzione, in quanto è l’unico modo per mantenere l’ordine nella società.
Questa teoria ha avuto un grande impatto sull’analisi politica e giuridica, sfidando il concetto di stato di diritto e ponendo l’accento sulla volontà politica come fonte di autorità. Schmitt sosteneva che la sovranità apparteneva al “sovrano”, colui che è capace di prendere decisioni politiche senza essere vincolato da un sistema legale oggettivo.
La teoria di Schmitt sulla sovranità ha sollevato molte critiche, in particolare per il suo legame con il nazionalsocialismo in Germania durante il periodo dell’ascesa di Adolf Hitler. Schmitt venne coinvolto nella giustificazione giuridica del regime nazista e diventò un membro del Partito Nazista.
Questa collaborazione con il regime nazista ha sicuramente offuscato la reputazione di Schmitt come . Tuttavia, molti studiosi sostengono che le sue teorie sulla sovranità e sulla politica siano ancora rilevanti e che queste dovrebbero essere separate dai suoi accostamenti politici controversi.
L’importanza del pensiero di Schmitt risiede nel suo tentativo di analizzare le dinamiche del potere politico. Egli ha sfidato le convinzioni tradizionali sulle strutture giuridiche e ha posto l’attenzione sulla necessità di decisioni politiche autonome per il mantenimento dell’ordine sociale. Il suo impatto si estende anche al campo della teoria internazionale, in cui le sue idee sulla sovranità e sul concetto di “amico-nemico” sono state ampiamente discusse.
Nonostante le controversie legate alla sua associazione con il regime nazista, Schmitt continua ad essere uno degli intellettuali più studiati e influenti del XX secolo. Le sue opere continuano a suscitare dibattiti e ad ispirare sia coloro che cercano di comprendere la politica moderna che coloro che cercano di sfidare le convenzioni esistenti.
In conclusione, Carl Schmitt è considerato un grande filosofo grazie alle sue contribuzioni alla teoria politica e giuridica. Benché il suo coinvolgimento con il regime nazista abbia sollevato controversie, le sue teorie sulla sovranità e sulla decisione politica autonoma continuano ad essere ampiamente studiate e discusse. La sua eredità è quella di un pensatore influente che ha sfidato le convinzioni dominanti e ha aperto nuove prospettive sul concetto di potere politico.