Per applicare il metodo della bisezione al seno, dobbiamo innanzitutto definire l’intervallo in cui cercare lo zero. Consideriamo ad esempio l’intervallo [-1, 1], che contiene sicuramente almeno uno zero della funzione seno.
Il primo passo consiste nel calcolare il valore del seno agli estremi dell’intervallo: sen(-1) e sen(1). Se il seno di uno dei due estremi è zero, abbiamo già trovato lo zero della funzione e il procedimento termina. Altrimenti, se il seno ha segno diverso agli estremi, procediamo con la bisezione.
La bisezione prevede di calcolare il punto medio dell’intervallo, che chiameremo x. Calcoliamo quindi il valore del seno in x: sen(x). Se il seno di x è zero, abbiamo trovato lo zero della funzione e il procedimento termina. In caso contrario, confrontiamo il segno del seno in x con quello agli estremi dell’intervallo.
Se il seno ha lo stesso segno agli estremi [−1, x] o [x, 1], allora lo zero della funzione si trova nell’intervallo opposto e sostituiamo l’intervallo corrente con quello opposto. Ripetiamo poi il procedimento di calcolo del punto medio e confrontiamo il segno del seno fino ad ottenere una buona approssimazione dello zero.
Alternativamente, se il seno ha segno diverso agli estremi, sostituiamo l’intervallo [−1, 1] con quello nel quale il seno ha segno opposto. Ripetiamo quindi il procedimento di calcolo del punto medio fino ad ottenere una buona approssimazione dello zero.
Da notare che il metodo della bisezione per il seno converge lentamente. Questo significa che sarà necessario ripetere il procedimento un ampio numero di volte per ottenere una buona approssimazione.
In conclusione, il calcolo della bisezione del seno è un metodo utile per approssimare gli zeri della funzione seno. L’intervallo di ricerca viene diviso in due parti e il segno del seno viene confrontato agli estremi e al punto medio dell’intervallo. Il procedimento viene ripetuto fino a ottenere una buona approssimazione dello zero.
È importante notare che esistono altri metodi più efficienti per il calcolo degli zeri del seno, come ad esempio il metodo di Newton o il metodo delle secanti. Tuttavia, il metodo della bisezione è semplice da implementare e può fornire comunque una buona approssimazione degli zeri della funzione seno.