Barbero si è laureato in storia medievale all’Università di Torino, dove ha conseguito anche il dottorato in storia medievale e moderna. Ha insegnato all’Università di Pavia, dove ha tenuto corsi di Storia Medievale e di Linguistica Storica, ed è stato anche visiting professor in diverse università europee e americane. Nel 2000, la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino gli ha conferito l’incarico di professore ordinario di Storia Medievale.
Tra i suoi libri più famosi si possono citare “La battaglia di Legnano”, “Il barone rampante”, “Il cammino di Santiago”, “La conquista di Costantinopoli” e “Napoleone”. Barbero è anche autore di “Bella Ciao. Storia e canzone del movimento partigiano italiano”, scritto in collaborazione con il musicologo Giovanni Andriola, che tratta dell’icona del canto partigiano italiano.
Lo stile di Barbero è caratterizzato dalla chiarezza e dalla precisione nella narrazione dei fatti storici, accompagnati sempre da un’attenta analisi dei contesti e dei personaggi. Barbero si preoccupa di tenere in considerazione le fonti, nei loro pregi e limiti, e cerca di ricostruire il passato con il massimo rigore possibile, senza rinunciare al piacere della narrazione.
Barbero ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua attività di ricerca e divulgazione. Tra i più importanti, si possono citare il Premio Strega nel 2004 per il romanzo storico “Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle gentiluomo”, il Premio non-fiction del Grinzane Cavour nel 2008 per il saggio “Charlemagne”, e il Premio Vigevano Storia nel 2010 per il saggio “I giorni della guerra. Settembre 1943 – aprile 1945”.
Non solo un ricercatore e uno storico di fama internazionale, ma anche un uomo di grande cultura e creatività, Barbero è anche un appassionato di teatro e di musica. Ha scritto numerosi testi teatrali, e ha collaborato con musicisti e cantautori per creare spettacoli di grande successo.
In sintesi, Alessandro Barbero è una personalità di grande spessore culturale e scientifico, che ha saputo unire la profondità della ricerca storica alla leggerezza e alla bellezza della narrazione. Un intellettuale che ha saputo conquistare il grande pubblico, senza mai tradire la sua passione per la ricerca e la conoscenza.