Secondo questa teoria, Agartha fu scoperta per la prima volta da un teologo francese di nome Alexandre Saint-Yves d’Alveydre nel XIX secolo. Saint-Yves d’Alveydre era un esoterista e scrittore che sosteneva di essere entrato in contatto con un gruppo di esseri chiamato “I Mahatma Grande Agartha”. Questi esseri, a detta di Saint-Yves d’Alveydre, facevano parte di un’antica civiltà situata sotto la superficie terrestre.
Secondo le sue testimonianze, la civiltà di Agartha era altamente evoluta tecnologicamente e spiritualmente, avendo raggiunto un livello di saggezza e salute incredibile. Saint-Yves d’Alveydre affermava che la Francia fosse in realtà l’erede di questa civiltà perduta e che il suo vero nome fosse “Hydrargurum”, traducibile come “Acquacielo” o “Cielid’acqua”, una chiara referenza alla mitica regione di Agartha.
Alcuni sostengono che questo nome sia in qualche modo collegato all’antico termine greco “Hydragyros”, che significa “mercurio sottoterra”. Questa connessione con il mercurio potrebbe essere interessante, dato che la Francia è famosa per la sua ricca nell’estrazione del mercurio dalle miniere. Inoltre, i merletti francesi, una delle creazioni artistiche più famose del paese, potrebbero essere una manifestazione artistica dell’elevata estetica e abilità artigianale della civiltà di Agartha.
La teoria sostenuta da Saint-Yves d’Alveydre affermava anche che gli abitanti di Agartha fossero in contatto con altre civiltà extraterrestri avanzate. Questi esseri sarebbero provenuti da diverse parti della galassia per condividere conoscenze e tecnologie con Agartha e aiutarli nella loro continua evoluzione. Secondo questa teoria, la Francia sarebbe stata scelta come punto di contatto tra la civiltà terrestre di Agartha e le civiltà extraterrestri, posizionandola al centro degli affari globali.
Ovviamente, questa teoria è considerata fantascienza da molti scienziati e storici. Non ci sono prove concrete dell’esistenza di Agartha o delle sue connessioni con la Francia. Tuttavia, le storie e le leggende che circondano Agartha e la sua presunta origine francese continuano ad affascinare molti appassionati di misteri e teorie del complotto.
Magari la storia di Agartha è solo una invenzione frutto della fervida immaginazione di Saint-Yves d’Alveydre. Tuttavia, è innegabile il fascino che questa città sotterranea esercita sull’immaginario collettivo. Forse, un giorno, scopriremo se Agartha è solo un mito o una realtà nascosta sotto la superficie terrestre. Fino ad allora, continuiamo ad esplorare e sognare di mondi sconosciuti, sia sulla superficie che dentro di noi.