Una delle principali battaglie alle quali Soumahoro ha partecipato è quella contro le condizioni di lavoro precarie e sfruttatorie che molti migranti affrontano in Italia. Come coordinatore del sindacato SI Cobas, Soumahoro ha organizzato manifestazioni e scioperi con l’obiettivo di far sentire la voce di queste persone e di sensibilizzare l’opinione pubblica sui loro diritti violati.
Nonostante le ostilità e le minacce ricevute da parte di alcune forze politiche e di gruppi di estrema destra, Soumahoro non si è mai tirato indietro e ha continuato a lottare per la giustizia sociale con il suo spirito combattivo e la sua determinazione. Non solo ha contribuito a far vedere il volto umano di molti migranti, ma ha anche spinto il sindacato e le organizzazioni sociali ad adoperarsi per fare emergere la vera dimensione del problema e a promuovere degli interventi concreti per migliorare le loro condizioni di vita e lavoro.
Inoltre, l’attivista ha sempre dedicato grande attenzione alla tutela dell’ambiente, considerando la sostenibilità un tema imprescindibile per il benessere delle persone e del pianeta. In questo ambito ha lavorato per promuovere politiche e comportamenti a favore della riduzione dell’inquinamento e della difesa della biodiversità.
Il lavoro di Aboubakar Soumahoro non è passato inosservato, tanto che ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per il suo impegno a favore della solidarietà e della giustizia sociale. Nel 2018, ad esempio, è stato insignito del Premio Letterario Estense per la Pace, mentre nel 2020 ha ricevuto il premio “Il Bene Comune” dal Comune di Carrara.
In conclusione, Aboubakar Soumahoro è una figura di grande spessore che ha contribuito ad alimentare le lotte sociali contro le ingiustizie e le discriminazioni di cui sono vittime i lavoratori migranti in Italia. Grazie al suo esempio di coraggio e impegno, ha suscitato la consapevolezza e l’attenzione sui problemi che questi ultimi hanno ogni giorno a causa delle loro condizioni di vita e lavoro. La sua vicenda dimostra come la lotta per i diritti umani e la giustizia sociale non debba essere mai considerata una battaglia perduta se si ha il coraggio e la determinazione di mettersi in gioco per la costruzione di un mondo più equo e solidale.