Le colombe sono uccelli della famiglia Columbidae, parenti stretti di piccioni e tortore. Si riconoscono per corpo compatto, testa piccola e volo diretto e potente. In molte culture sono simbolo di pace, ma in natura sono soprattutto uccelli molto adattabili, presenti in ambienti diversi e con comportamenti riproduttivi affascinanti.
Questa guida spiega cosa definisce le colombe (Columbidae), come distinguerle dai piccioni, dove vivono, cosa mangiano e come si riproducono. Troverai esempi concreti per riconoscerle sul campo, curiosità su nidi e canto e consigli pratici per osservarle senza disturbarle.
Come sono classificate le colombe?
Le colombe appartengono ai Columbidae, un gruppo con più di 300 specie diffuse in quasi tutti i continenti, dalle foreste alle città. Alcune sono molto comuni (come la tortora dal collare), altre endemiche di piccole isole, spesso vulnerabili.
Dal punto di vista anatomico, presentano becco corto, narici coperte da cera, ali ampie, zampe relativamente brevi. Il piumaggio tende ai toni del grigio e del bruno, con possibili iridescenze sul collo.
Quali sono le differenze tra colombe e piccioni?
Nel linguaggio quotidiano i termini si sovrappongono.

In senso pratico, molti chiamano “colombe” le specie più snelle e chi “piccioni” le forme più robuste, ma si tratta di una convenzione popolare.
Terminologia e uso comune
La distinzione “colomba” vs “piccione” non è tassonomica. Piccioni e colombe appartengono alla stessa famiglia. Le presunte differenze (taglia, coda più lunga, colorazioni più chiare) aiutano a orientarsi, ma hanno molte eccezioni.
Come riconoscerle sul campo
Per il birdwatching conviene osservare tre aspetti: la sagoma in volo (battiti rapidi, traiettoria tesa), la coda (spesso più lunga e squadrata nelle “colombe”), e i contrasti del collo (macchie, collari, iridescenze). Anche il comportamento conta: alcune specie frequentano chiome e margini boscosi più di cortili e piazze.
Morfologia a colpo d'occhio
Rispetto al comune piccione di città, molte colombe mostrano linee più eleganti, testa più piccola e collo più slanciato. La già citata tortora dal collare offre un chiaro esempio: colorazione grigio‑sabbia, collare nero, canto ripetitivo e dolce.
Punti chiave sulle colombe
- Le colombe appartengono alla famiglia Columbidae, oltre 300 specie nel mondo.
- Alimentazione: semi, frutti, occasionali insetti; becco corto e forte.
- Habitat: foreste, campagne, città; grande adattabilità.
- Riproduzione: la femmina depone due uova; entrambi i genitori covano e nutrono col “latte di gozzo”.
- Longevità: 3–5 anni in natura; fino a 10–15 in cattività.
- Differenze con piccioni: corpo più snello, coda più lunga; distinzione comune ma non tassonomica rigorosa.
Dove vivono e come si adattano?
Le colombe occupano habitat molto vari: foreste, boscaglie, zone agricole, aree umide e centri urbani. La loro capacità di sfruttare semi e frutti le rende flessibili; molte specie hanno imparato a nidificare su strutture umane e a cercare cibo in parchi e giardini.
In ambiente urbano mostrano una notevole plasticità: orari di alimentazione variabili, scelta di posatoi elevati e uso di cortecce, radichette o materiale sintetico per i nidi. Alcune popolazioni compiono migrazione parziale, spostandosi su brevi distanze per seguire la disponibilità di risorse.
Canto e vocalizzazioni
Il canto tipico è un tubare profondo e ritmico, con frasi ripetute (tre note in molte specie). Le vocalizzazioni servono a marcare il territorio, corteggiare e mantenere il contatto tra partner e giovani.
Cosa mangiano le colombe durante l'anno?
La dieta è dominata da semi e frutti, integrata da piccoli invertebrati. Le abitudini alimentari cambiano con stagione e ambiente. Ecco una panoramica operativa per interpretare la loro tavola.
- Semi di erbe: componenti base per molte specie di pianura. Nei campi raccolgono sul terreno, muovendosi con passi rapidi e vigilando con la testa.
- Granelle agricole: cereali residui dopo la mietitura rappresentano risorse cruciali in estate‑autunno. In campagna le colombe aggregano in piccoli gruppi per sfruttarli.
- Frutti e bacche: in boschi e siepi integrano energia e acqua. In autunno consumano sambuco, biancospino e altre drupe disponibili nei margini.
- Gemme e foglie tenere: in primavera alcune specie pizzicano tessuti vegetali nutrienti. Questa scelta aiuta durante la muta e la preparazione alla nidificazione.
- Insetti occasionali: non sono cacciatrici specializzate, ma ingeriscono piccoli invertebrati con semi e sabbia fine, utile per la macinazione nel ventriglio.
- Acqua: bevono in modo unico tra gli uccelli, aspirando a becco immerso. In città sfruttano fontane, sottovasi e pozze dopo la pioggia.
- Adattamenti urbani: in parchi e cortili possono consumare alimenti lasciati dall’uomo. Meglio evitare imbeccate dirette: abituano eccessivamente gli uccelli e concentrano malattie.
Come si riproducono?
Molte colombe formano coppie stabili per una o più stagioni. Il corteggiamento include inchini, voli nuziali e offerte di cibo. Il nido è una piattaforma semplice di rametti, posata su alberi, cornicioni o strutture tranquille.
Nella maggior parte delle specie la femmina depone due uova bianche in un nido poco profondo;
i partner si alternano nell’incubazione. Dopo la schiusa, entrambi i genitori producono il cosiddetto latte di gozzo, un secreto nutritivo che alimenta i pulcini nei primi 4–7 giorni. In seguito introducono semi rigurgitati e, crescendo, cibo più solido.
Le tempistiche sono rapide: schiusa in circa 14–18 giorni, involo in 2–4 settimane a seconda della specie e del clima. In condizioni favorevoli, le coppie possono portare a termine più covate all’anno.
Domande frequenti
Quante specie di colombe esistono?
Oltre 300 specie a livello globale, distribuite in quasi tutti i continenti, con massima diversità nelle regioni tropicali e subtropicali.
Le colombe sono le stesse dei piccioni?
Appartengono alla stessa famiglia (Columbidae). “Colomba” e “piccione” sono etichette d’uso comune: utili sul campo, ma non corrispondono a gruppi diversi in tassonomia.
Cosa mangiano le colombe in città?
Soprattutto semi, frutti e granaglie. Possono consumare cibo lasciato dall’uomo, ma è meglio non fornire imbeccate dirette per evitare eccessiva abitudine e affollamenti.
Dove costruiscono il nido?
Su alberi, siepi, cornicioni e strutture riparate. Il nido è una piattaforma semplice di rametti; viene riutilizzato e rinforzato nel corso delle stagioni.
Quante uova depone la femmina?
Di norma due uova bianche per covata. Maschio e femmina si alternano nella cova e in seguito nutrono i piccoli con latte di gozzo.
Quanto vivono le colombe?
In natura mediamente 3–5 anni, con variabilità tra specie e predazione. In cattività, con cure adeguate, possono raggiungere anche 10–15 anni.
In sintesi sulle colombe
- Le colombe sono Columbidae con oltre 300 specie diffuse nel mondo.
- Dieta basata su semi e frutti, con adattamenti urbani.
- Nidificano spesso due uova e nutrono con latte di gozzo.
- Differenze con i piccioni sono pratiche, non tassonomiche.
- Riconoscerle richiede ascolto del canto, sagoma e coda.
Osservare le colombe è un ottimo esercizio per affinare l’occhio: abitudini ripetitive, canti semplici e forme ben visibili aiutano a imparare rapidamente. Con un binocolo leggero e pazienza, noterai dettagli come iridescenze del collo, disegni della coda e differenze tra specie simili.
Quando incontri un nido, mantieni distanza e discrezione: bastano pochi secondi per disturbare una cova. Una fotografia o un taccuino possono bastare per documentare la tua osservazione senza lasciare traccia. Così contribuisci, ogni volta, a un’osservazione responsabile e rispettosa.