La civetta (Athene noctua) è un piccolo rapace notturno diffuso in campagne, borghi e zone rurali dell’Eurasia e del Nord Africa. Con occhi gialli, sopracciglia bianche e una silhouette compatta, è tra gli strigiformi più facili da avvistare vicino all’uomo. In queste righe scoprirai come riconoscerla, dove vive e come osservare questo rapace notturno in modo etico e sicuro.
Guida essenziale sulla civetta: habitat rurali con cavità, occhi gialli e sopracciglia chiare, dieta opportunista. Consigli pratici per osservarla senza disturbo, riconoscerne sagoma e richiami e capire perché segnala paesaggi agricoli ricchi di siepi, filari, muri e varietà ambientale.
Dove vive la civetta?
Predilige paesaggi agricoli a mosaico con campi, filari e vecchi alberi, dove alterna posatoi e aree di caccia. Sfrutta cavità naturali e strutture umane: campi coltivati, frutteti, vecchi edifici, stalle e muri a secco le offrono riparo e siti di nidificazione.
Come riconoscere una civetta?
È piccola, con testa appiattita e assenza dei ciuffi auricolari tipici di alcuni gufi.

Gli occhi sono grandi, cromaticamente vivaci; le occhi gialli risaltano sotto sopracciglia bianche che le donano espressione “accigliata”. Il volo è ondulato e rapido, a bassa quota, spesso tra pali, siepi e muretti.
Il richiamo è una serie di fischi brevi e ripetuti, udibili soprattutto al crepuscolo. Al posatoio ha postura eretta e vigile; alterna scatti del capo e lunghe pause di osservazione, seguite da partenze veloci verso la preda.
Dimensioni e sagoma
Corpo compatto con coda breve; ali arrotondate adatte a manovre tra ostacoli. A terra appare tozza, sul posatoio è slanciata. La mottatura chiara del piumaggio spezza i contorni, aiutandola a mimetizzarsi su tronchi e pietre.
Colorazione e segni distintivi
Piumaggio bruno-grigiastro con macchie chiare su dorso e ali; ventre più pallido con striature. Sopracciglia bianche, becco corto, zampe piumate e artigli robusti completano il profilo tipico della specie.
Fatti sulla civetta
- Rapace notturno piccolo con occhi gialli e sopracciglia chiare.
- Preda insetti, piccoli roditori e lucertole; caccia soprattutto al crepuscolo.
- Nidifica in cavità: vecchi alberi, muri, edifici rurali.
- Spesso resta fedele a territori agricoli a mosaico.
- Vocalizza con richiami brevi e ripetuti, udibili a distanza.
- Specie diffusa in Europa, Asia e Nord Africa.
- Osservarla richiede rispetto: distanza, discrezione, nessun disturbo.
Cosa mangia la civetta?
Dieta varia e opportunista: principalmente insetti (coleotteri, cavallette, falene), integrati da piccoli roditori, uccellini, lucertole e rane dove disponibili. Caccia soprattutto da posatoi bassi, con brevi picchiate su prede rilevate visivamente o acusticamente.
La disponibilità di margini erbosi, rotazioni colturali e microhabitat diversi sostiene più prede durante l’anno. In ambienti aridi o in inverno cambia strategia, puntando maggiormente su micromammiferi e aree con copertura residua.
Quando è attiva la civetta?
È soprattutto crepuscolare e notturna: inizia l’attività al tramonto, con picchi nei primi 90–120 minuti e poco prima dell’alba. In primavera può essere più vocale; nelle giornate nuvolose o in aree tranquille effettua talvolta brevi sortite diurne.
Come osservare la civetta in modo etico?
La buona pratica parte dal distanza e dal rispetto del ciclo vitale. Informati sul codice etico del birdwatching, pianifica uscite brevi, evita periodi sensibili e scegli posizioni defilate. Ricorda: l’obiettivo è vedere senza farti notare.
- Resta lontano da posatoi e cavità. Due o tre lunghezze d’albero sono spesso sufficienti. Se noti segnali di stress, arretra. Limita soste prolungate nelle ore cruciali.
- Evita luci forti e torce dirette. La visione notturna è delicata: una luce intensa può accecare temporaneamente e alterare i comportamenti di caccia.
- Riduci i rumori. Parla piano, muoviti lentamente, spegni i suoni del telefono. Il silenzio aumenta le chance di ascoltare i richiami senza interferenze.
- Non usare richiami registrati in periodo riproduttivo. Possono attirare gli adulti lontano dal nido o scatenare conflitti territoriali non necessari.
- Mai svelare l’esatta posizione dei nidi sui social. Condividi informazioni in modo generico e solo con gruppi locali responsabili.
- Usa binocoli e cannocchiali. L’osservazione a distanza restituisce dettagli senza rischi, specialmente al crepuscolo o in siti esposti.
- Scegli percorsi già esistenti. Evita di calpestare prati fioriti o muri a secco: sono rifugi per prede e nascondigli per piccoli.
- Prendi appunti nei diari di campo. Note su meteo, orari e comportamenti aiutano a migliorare senza ripetere gli stessi errori.
Qual è il suo stato di conservazione?
A livello globale la specie è comunemente valutata come di Minore Preoccupazione (LC) nella Lista Rossa IUCN, grazie all’ampia distribuzione. Tuttavia, frammentazione degli habitat, intensificazione agricola e perdita di cavità possono causare cali locali e contrazioni in alcune aree.
In Europa, BirdLife International evidenzia pressioni legate a pesticidi, semplificazione del paesaggio e rinnovamento edilizio che elimina siti di nidificazione. Interventi utili includono siepi, filari, mantenimento di cavità, cassette-nido ben posizionate e gestione di margini erbosi.
Domande frequenti
La civetta è la femmina del gufo?
No. “Civetta” indica una specie distinta (Athene noctua), non la femmina del gufo. Nel linguaggio comune c’è confusione: gufi e civette sono entrambi strigiformi, ma con tratti fisici e comportamentali diversi.
Quanto vive una civetta in natura?
La longevità varia in base a habitat, predazione e disponibilità di cibo. In media vive diversi anni; individui ben adattati possono superare la media, specialmente in ambienti stabili e ricchi di risorse.
Quando si sente cantare la civetta?
I richiami sono più frequenti al crepuscolo e di notte, con picchi in primavera durante il periodo territoriale. In giornate nuvolose o zone tranquille può vocalizzare anche di giorno, sebbene più raramente.
Il playback per attrarre civette è consigliato?
Meglio evitarlo, soprattutto nel periodo riproduttivo. Può causare stress e alterare comportamenti naturali. Informati sempre sulle norme locali e privilegia l’osservazione passiva a distanza.
La civetta frequenta i centri abitati?
Sì, soprattutto nei piccoli centri rurali e in periferia, dove trova cavità in edifici vecchi e disponibilità di prede. La sua adattabilità le consente di vivere vicino all’uomo senza farsi notare.
In sintesi: punti chiave
- Piccolo rapace notturno adattabile
- Preferisce campagne con cavità
- Riconoscibile da occhi gialli
- Dieta varia e opportunista
- Osservarla sempre a distanza
Se già conosci luoghi con siepi, filari, vecchi muri e campi a rotazione, hai buone possibilità di incontro. Scegli giornate calme, resta all’ombra del paesaggio e osserva i movimenti tra posatoi e radure: con pazienza, la presenza della civetta si rivelerà da richiami e rapide picchiate.
Ogni uscita è un’occasione per migliorare. Con atteggiamento attento e discreto, prenderai confidenza con ambienti, segnali e tempi di attività, raccogliendo note utili per future osservazioni. Il beneficio è doppio: esperienze più ricche e minore impatto sul benessere della specie.