La civetta (Athene noctua) è un piccolo rapace notturno diffuso in campagne, borghi e zone rurali dell’Eurasia e del Nord Africa. Con occhi gialli, sopracciglia bianche e una silhouette compatta, è tra gli strigiformi più facili da avvistare vicino all’uomo. In queste righe scoprirai come riconoscerla, dove vive e come osservare questo rapace notturno in modo etico e sicuro.

Guida essenziale sulla civetta: habitat rurali con cavità, occhi gialli e sopracciglia chiare, dieta opportunista. Consigli pratici per osservarla senza disturbo, riconoscerne sagoma e richiami e capire perché segnala paesaggi agricoli ricchi di siepi, filari, muri e varietà ambientale.

Dove vive la civetta?

Predilige paesaggi agricoli a mosaico con campi, filari e vecchi alberi, dove alterna posatoi e aree di caccia. Sfrutta cavità naturali e strutture umane: campi coltivati, frutteti, vecchi edifici, stalle e muri a secco le offrono riparo e siti di nidificazione.

Come riconoscere una civetta?

È piccola, con testa appiattita e assenza dei ciuffi auricolari tipici di alcuni gufi.

Primo piano di una Chevêche d’Athéna con occhi gialli e sopracciglia bianche
Primo piano della Chevêche d’Athéna nei pressi dell'Aqueduc de Zaghouan in Tunisia. · El Golli Mohamed · CC BY-SA 4.0 · File:Cheveche d'Athena Aqueduc de Zaghouan.jpg

Gli occhi sono grandi, cromaticamente vivaci; le occhi gialli risaltano sotto sopracciglia bianche che le donano espressione “accigliata”. Il volo è ondulato e rapido, a bassa quota, spesso tra pali, siepi e muretti.

Il richiamo è una serie di fischi brevi e ripetuti, udibili soprattutto al crepuscolo. Al posatoio ha postura eretta e vigile; alterna scatti del capo e lunghe pause di osservazione, seguite da partenze veloci verso la preda.

Dimensioni e sagoma

Corpo compatto con coda breve; ali arrotondate adatte a manovre tra ostacoli. A terra appare tozza, sul posatoio è slanciata. La mottatura chiara del piumaggio spezza i contorni, aiutandola a mimetizzarsi su tronchi e pietre.

Colorazione e segni distintivi

Piumaggio bruno-grigiastro con macchie chiare su dorso e ali; ventre più pallido con striature. Sopracciglia bianche, becco corto, zampe piumate e artigli robusti completano il profilo tipico della specie.

Fatti sulla civetta

  • Rapace notturno piccolo con occhi gialli e sopracciglia chiare.
  • Preda insetti, piccoli roditori e lucertole; caccia soprattutto al crepuscolo.
  • Nidifica in cavità: vecchi alberi, muri, edifici rurali.
  • Spesso resta fedele a territori agricoli a mosaico.
  • Vocalizza con richiami brevi e ripetuti, udibili a distanza.
  • Specie diffusa in Europa, Asia e Nord Africa.
  • Osservarla richiede rispetto: distanza, discrezione, nessun disturbo.

Cosa mangia la civetta?

Dieta varia e opportunista: principalmente insetti (coleotteri, cavallette, falene), integrati da piccoli roditori, uccellini, lucertole e rane dove disponibili. Caccia soprattutto da posatoi bassi, con brevi picchiate su prede rilevate visivamente o acusticamente.

La disponibilità di margini erbosi, rotazioni colturali e microhabitat diversi sostiene più prede durante l’anno. In ambienti aridi o in inverno cambia strategia, puntando maggiormente su micromammiferi e aree con copertura residua.

Quando è attiva la civetta?

È soprattutto crepuscolare e notturna: inizia l’attività al tramonto, con picchi nei primi 90–120 minuti e poco prima dell’alba. In primavera può essere più vocale; nelle giornate nuvolose o in aree tranquille effettua talvolta brevi sortite diurne.

Come osservare la civetta in modo etico?

La buona pratica parte dal distanza e dal rispetto del ciclo vitale. Informati sul codice etico del birdwatching, pianifica uscite brevi, evita periodi sensibili e scegli posizioni defilate. Ricorda: l’obiettivo è vedere senza farti notare.

  1. Resta lontano da posatoi e cavità. Due o tre lunghezze d’albero sono spesso sufficienti. Se noti segnali di stress, arretra. Limita soste prolungate nelle ore cruciali.
  2. Evita luci forti e torce dirette. La visione notturna è delicata: una luce intensa può accecare temporaneamente e alterare i comportamenti di caccia.
  3. Riduci i rumori. Parla piano, muoviti lentamente, spegni i suoni del telefono. Il silenzio aumenta le chance di ascoltare i richiami senza interferenze.
  4. Non usare richiami registrati in periodo riproduttivo. Possono attirare gli adulti lontano dal nido o scatenare conflitti territoriali non necessari.
  5. Mai svelare l’esatta posizione dei nidi sui social. Condividi informazioni in modo generico e solo con gruppi locali responsabili.
  6. Usa binocoli e cannocchiali. L’osservazione a distanza restituisce dettagli senza rischi, specialmente al crepuscolo o in siti esposti.
  7. Scegli percorsi già esistenti. Evita di calpestare prati fioriti o muri a secco: sono rifugi per prede e nascondigli per piccoli.
  8. Prendi appunti nei diari di campo. Note su meteo, orari e comportamenti aiutano a migliorare senza ripetere gli stessi errori.

Qual è il suo stato di conservazione?

A livello globale la specie è comunemente valutata come di Minore Preoccupazione (LC) nella Lista Rossa IUCN, grazie all’ampia distribuzione. Tuttavia, frammentazione degli habitat, intensificazione agricola e perdita di cavità possono causare cali locali e contrazioni in alcune aree.

In Europa, BirdLife International evidenzia pressioni legate a pesticidi, semplificazione del paesaggio e rinnovamento edilizio che elimina siti di nidificazione. Interventi utili includono siepi, filari, mantenimento di cavità, cassette-nido ben posizionate e gestione di margini erbosi.

Domande frequenti

La civetta è la femmina del gufo?

No. “Civetta” indica una specie distinta (Athene noctua), non la femmina del gufo. Nel linguaggio comune c’è confusione: gufi e civette sono entrambi strigiformi, ma con tratti fisici e comportamentali diversi.

Quanto vive una civetta in natura?

La longevità varia in base a habitat, predazione e disponibilità di cibo. In media vive diversi anni; individui ben adattati possono superare la media, specialmente in ambienti stabili e ricchi di risorse.

Quando si sente cantare la civetta?

I richiami sono più frequenti al crepuscolo e di notte, con picchi in primavera durante il periodo territoriale. In giornate nuvolose o zone tranquille può vocalizzare anche di giorno, sebbene più raramente.

Il playback per attrarre civette è consigliato?

Meglio evitarlo, soprattutto nel periodo riproduttivo. Può causare stress e alterare comportamenti naturali. Informati sempre sulle norme locali e privilegia l’osservazione passiva a distanza.

La civetta frequenta i centri abitati?

Sì, soprattutto nei piccoli centri rurali e in periferia, dove trova cavità in edifici vecchi e disponibilità di prede. La sua adattabilità le consente di vivere vicino all’uomo senza farsi notare.

In sintesi: punti chiave

  • Piccolo rapace notturno adattabile
  • Preferisce campagne con cavità
  • Riconoscibile da occhi gialli
  • Dieta varia e opportunista
  • Osservarla sempre a distanza

Se già conosci luoghi con siepi, filari, vecchi muri e campi a rotazione, hai buone possibilità di incontro. Scegli giornate calme, resta all’ombra del paesaggio e osserva i movimenti tra posatoi e radure: con pazienza, la presenza della civetta si rivelerà da richiami e rapide picchiate.

Ogni uscita è un’occasione per migliorare. Con atteggiamento attento e discreto, prenderai confidenza con ambienti, segnali e tempi di attività, raccogliendo note utili per future osservazioni. Il beneficio è doppio: esperienze più ricche e minore impatto sul benessere della specie.

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