Le gazze ladre sono ormai presenza abituale su terrazze e balconi cittadini. Questi corvidi, noti come gazza o gazze europee, sono uccelli adattabili che attirano attenzione con schiamazzi e abitudini opportunistiche. Tra presunti “furti”, curiosità e intelligenza, scoprire come vivono vicino a noi aiuta a osservarle con rispetto e a convivere senza conflitti.

Le gazze popolano le terrazze perché offrono cibo facile, rifugi e punti d’osservazione. Non “rubano” per capriccio: esplorano, testano e imparano. Qui trovi spiegazioni semplici, consigli pratici e passi etici per osservare e gestire la convivenza senza danneggiare gli uccelli né l’ambiente urbano.

Perché le gazze sembrano “rubare”?

L’idea della gazza che ama tutto ciò che brilla è affascinante, ma semplifica troppo. In realtà, i comportamenti sul balcone rispondono a curiosità, cautela e alla ricerca di risorse disponibili in quel momento.

Le gazze esplorano oggetti nuovi con prudenza, spesso evitando oggetti lucenti finché non ne capiscono uso e rischio. Questo comportamento si chiama neofobia (tendenza a diffidare del nuovo) e spiega molti “prelievi” osservati: non collezionismo, ma test pratici su cosa sia utile o innocuo.

Che cosa cercano davvero sulle terrazze?

Nella maggior parte dei casi cercano occasioni di cibo: briciole, ciotole per animali, frutta caduta, ma anche acqua. Un balcone è anche un ottimo punto di vedetta da cui controllare il territorio, annotare dove si accumulano scarti e tenere d’occhio potenziali predatori o rivali.

Gli schiamazzi sono aggressività?

Gli schiamazzi non sono sempre litigi. Molto spesso sono richiami di contatto tra membri della coppia o del gruppo, avvisi di allarme o segnali durante conflitti territoriali. Il volume alto serve a farsi sentire in un ambiente rumoroso, come il traffico o i cortili interni.

Come si sono adattate all’ambiente urbano?

Le città offrono rifugi, calore e cibo prevedibile: è un potente motore di adattamento urbano. Le gazze hanno imparato a usare tetti e cornicioni come posatoi sicuri e a sfruttare ritmi umani, come gli orari dei rifiuti o dei pasti all’aperto.

La specie è ampia e resiliente e, su scala globale, non è considerata minacciata: è elencata come “Least Concern” nella Lista Rossa IUCN (valutazione recente). Di seguito una descrizione sintetica che riassume portata e stato conservazionistico:

La specie è diffusa e stabile su vasta area geografica; lo stato “Least Concern” riflette l’ampia distribuzione e l’assenza di cali rapidi su scala globale.

IUCN — Pica pica, 2016. Tradotto dall’inglese.
Mostra citazione originale

The species is widespread and stable over a large geographic range; the “Least Concern” status reflects broad distribution and no rapid global declines.

L’urbanizzazione cambia anche la dieta: più opportunismo su scarti alimentari, insetti che prosperano vicino all’uomo e semi ornamentali. Non è un “male” in sé, ma richiede gestione: ridurre plastiche e rifiuti accessibili limita confusione alimentare, competizione con altre specie e conflitti con le persone.

Passi per osservare le gazze

  • Scegli l’alba o il tardo pomeriggio: sono più attive e tolleranti alla distanza.
  • Osserva da 10–15 metri e resta sullo stesso lato del balcone per evitare stress.
  • Non offrire cibo: prendi note su dove e quando si alimentano naturalmente.
  • Registra comportamenti e vocalizzazioni con un quaderno o un’app di campo.
  • Limita specchi e superfici molto lucide se disturbano le routine di osservazione.
  • Segnala nidi in posizioni rischiose alle autorità locali, con tempi e coordinate.

Suggerimenti per convivere senza conflitti

Convivenza significa prevenire situazioni che attraggono troppi individui e ridurre gli stimoli che scatenano allarmi. Le Linee guida ISPRA sulla fauna urbana sconsigliano di alimentare regolarmente la fauna selvatica urbana, per evitare dipendenza e concentrazioni anomale di individui. In Italia, la legge 157/1992 tutela la fauna selvatica: non disturbare nidi attivi, uova o piccoli.

  1. Rimuovi il cibo esposto. Briciole, ciotole e avanzi attirano attenzioni indesiderate. Pulisci subito dopo i pasti all’aperto e preferisci contenitori chiusi. Ridurre la prevedibilità scoraggia la sosta.
  2. Usa contenitori resistenti per i rifiuti. Sacchi leggeri si rompono facilmente. Un bidone con coperchio e fissaggio limita tentazioni e odori. Ricorda che l’abitudine si forma in pochi giorni.
  3. Proteggi i punti sensibili. Copri con reti i piccoli spazi dove potrebbero accumulare rametti. Se noti attività di nidificazione, evita interventi: segnala ai referenti del condominio e informa le autorità locali.
  4. Modera i riflessi. Vetrate molto specchianti possono confondere gli animali. Tende chiare, pellicole opache o adesivi riducono le collisioni e migliorano la privacy domestica.
  5. Limita gli oggetti luccicanti all’aperto. Decorazioni metalliche e stoviglie a vista invitano curiosità. Riponi gli oggetti quando non li usi; meglio materiali opachi per l’uso quotidiano sul balcone.
  6. Stabilisci routine prevedibili. Alzare tende, irrigare piante, stendere panni sempre alla stessa ora rende l’ambiente leggibile. Meno sorprese significa meno allarmi e meno rumore.
  7. Favorisci la varietà ecologica. Vasi con piante autoctone attirano insetti e riducono competizione diretta per il cibo umano. Anche un piccolo sottovaso d’acqua, pulito spesso, aiuta molte specie.
  8. Documenta e condividi con criterio. Foto e note regolari aiutano a capire schemi stagionali. Una semplice documentazione fotografica consente di riconoscere individui e promuovere buone pratiche nel condominio.

Perché le gazze ci appaiono così intelligenti?

I corvidi mostrano abilità notevoli nel risolvere problemi, ricordare eventi e imparare dalle persone. Questa cognizione complessa si nota anche sulle terrazze: osservano, provano, sbagliano e modificano il comportamento in pochi tentativi.

Le gazze hanno superato il famoso test dello specchio, che misura la capacità di riconoscersi in un riflesso. In uno studio su pochi individui, sono emersi segnali di auto-riconoscimento con il “mark test”, un classico paradigma cognitivo.

Che suoni usano per comunicare?

Non esiste un solo verso. Ci sono richiami di allarme, contatto e corteggiamento, con variazioni locali. Nei cortili rumorosi, producono vocalizzazioni complesse e ripetute, a volume alto, per superare l’inquinamento acustico. Un “chak-chak” secco può segnalare tensione o radunare il partner.

Come distinguere sesso ed età senza stressarle?

Il piumaggio degli adulti è nero e bianco con riflessi metallici. Nei giovani, i contrasti sono più spenti e la coda è più corta. L’osservazione a distanza e costante, in orari regolari, permette di riconoscere individui senza interferire con i loro ritmi.

Come fotografarle senza disturbarle?

Usa tempi di posa rapidi e scatta dall’interno, vicino alla finestra. Evita flash e avvicinamenti diretti al nido. Un buon manuale di birdwatching urbano offre tecniche semplici per ottenere immagini nitide in sicurezza, e promuove osservazione etica nell’ambiente di casa.

Passi per osservare le gazze in città

  • Scegli l’alba o il tardo pomeriggio, quando l’attività è alta e la luce è dolce.
  • Resta a distanza costante e muoviti lentamente, evitando contatti diretti.
  • Non offrire cibo e non inseguire: osserva abitudini naturali e percorsi.
  • Annota meteo, orario e numero di individui per confrontare le giornate.
  • Riduci superfici molto lucide se alterano i comportamenti osservati.

Cosa ricordare sulle gazze

  • Le gazze usano le terrazze come basi sicure per cibo, acqua e vedetta.
  • La “passione” per il luccicante è un mito: prevale prudenza e apprendimento.
  • Piccole azioni domestiche riducono rumori, conflitti e attrattiva del balcone.
  • Osservare a distanza e senza cibo è la via più etica e informativa.
  • Norme e linee guida locali proteggono fauna e persone: informarsi è essenziale.

Capire le gazze significa leggere il loro punto di vista: massimizzare le risorse e minimizzare i rischi in un ambiente costruito da noi. Con poche scelte quotidiane — pulizia, ordine, attenzione agli oggetti lucidi — si favoriscono osservazioni serene e si riducono incomprensioni.

Le terrazze sono laboratori di natura urbana: con pazienza, appunti e rispetto della fauna, si possono cogliere dettagli straordinari di cooperazione, comunicazione e memoria. La convivenza parte dall’informazione e da gesti semplici che fanno bene a persone e uccelli.

Le gazze rubano davvero oggetti luccicanti?

Non di regola. Spesso evitano le novità e testano gli oggetti solo dopo osservazioni ripetute. Se un oggetto “sparisce”, di solito è perché era utile come materiale o spostato durante esplorazioni.

Gli schiamazzi indicano sempre aggressività?

No. Possono essere richiami di contatto, allarmi o segnali territoriali. Nelle città il volume è alto per superare il rumore di fondo. Osserva il contesto per capirne il significato.

È legale nutrire le gazze sul balcone?

In molte città non è vietato in assoluto, ma è sconsigliato: favorisce dipendenza e conflitti. Non manipolare nidi o pulli. Verifica regolamenti comunali e linee guida degli enti faunistici.

Come proteggere altri uccelli in periodo di nido?

Riduci cibo scoperto, proteggi i punti di accesso con reti leggere e mantieni routine prevedibili. Evita interventi sui nidi: segnala situazioni rischiose a tecnici e autorità locali.

In quali orari si osservano meglio le gazze?

All’alba e nel tardo pomeriggio. Le temperature sono miti e l’attività è maggiore. In estate, le ore centrali sono più tranquille a causa del caldo e del disturbo umano.

Come distinguere maschio e femmina?

Non è facile a distanza. Differenze minime di taglia e coda possono aiutare, ma contano soprattutto comportamenti ripetuti (es. cura del nido). Evita manipolazioni e avvicinamenti.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
  1. Reticula n. 34/2023 - Coesistenza e gestione dei conflitti tra uomo e fauna selvatica
    Numero monografico di ISPRA che raccoglie esperienze, attività e buone pratiche sulla gestione dei conflitti uomo‑fauna e sulla coesistenza; pubblicazione disponibile online con sintesi e download del PDF (19,5 MB).
    isprambiente.gov.it
  2. Pica pica
    Scheda in italiano (IUCN Italia) su Pica pica (gazza): tassonomia, valutazione nella Lista Rossa italiana (Minor Preoccupazione - LC), anno di pubblicazione e razionale della valutazione per l'Italia.
    iucn.it
  3. Quella gazza sono io
    Articolo in italiano su Le Scienze che riassume lo studio pubblicato su PLoS Biology (2008) sui comportamenti indotti dallo specchio e il mark‑test nelle gazze (Pica pica), con spiegazione dei risultati e delle implicazioni cognitive.
    lescienze.it
Quanto è stato utile questo articolo?
0
Vota per primo questo articolo!